Spagna, morto neonato di un mese: indagata la madre
Dramma in Spagna, neonato di un mese morto 15 giorno dopo il suo arrivo in ospedale: indagata la madre
Un grave decesso è avvenuto nei giorni scorsi a Barcellona, in Spagna. Purtroppo un neonato di appena un mese è morto 15 giorni dopo essere arrivato in ospedale. I medici hanno provato a fare il possibile per salvargli la vita, ma tutti i loro tentativi non hanno portato ai risultati sperati.
Un episodio drammatico, che ha sconvolto migliaia di persone. La madre di nazionalità romena, di soli 18 anni, al momento risulta essere indagata, ma non è in carcere.
In base alle informazioni emerse negli ultimi giorni, il dramma è avvenuto lo scorso 5 novembre. La ragazza ha portato d’urgenza il piccolo all’ospedale Arnau De Villanova, a Lleida, in Catalogna.
Le sue condizioni erano davvero critiche, poiché non riusciva a tenere gli occhi aperti e tutti i suoi sintomi erano molto strani. I medici sin da subito, hanno capito che la sua situazione era grave. Infatti hanno deciso di trasferirlo in una struttura più attrezzata.
L’eliambulanza lo ha portato all’ospedale Sant Joan De Déu, di Barcellona. I sanitari hanno fatto tutti gli accertamenti necessari. Infatti dalle radiografie e dagli esami hanno scoperto che era affetto dalla sindrome del neonato scosso.
Consiste in una serie di lesioni cerebrali, causate dallo scuotere il bambino con violenza. Non aveva segni di maltrattamenti, ma vista la gravità della vicenda, i medici hanno deciso di avvertire tempestivamente le forze dell’ordine, per tutti gli accertamenti. Tutti i tentativi di salvarle il bimbo sono risultati vani. Il suo cuore ha cessato di battere 15 giorni dopo il suo arrivo.
Morto neonato di un mese, le indagini
Gli inquirenti hanno avviato subito le indagini e per prima cosa hanno revocato l’affidamento ad entrambi i genitori. La madre di appena 18 anni, risulta essere indagata per il reato di maltrattamenti ed omicidio.
Il padre invece, anche lui di nazionalità romena, non è iscritto nel registro degli indagati, poiché al momento dei fatti non era presente. Il ragazzo infatti ha detto che era a lavoro. Per gli inquirenti però è un testimone.
La ragazza è in libertà, in attesa che si concludano le indagini ed inizi il processo. Ha l’obbligo di presentarsi in Tribunale ogni 15 giorni.