Sport a lutto per la morte di Andrea Conti: atleta veronese dell’hand bike
Per Andrea Conti sono risultati fatali i traumi riportati in un incidente avvenuto qualche giorno fa durante una sessione di allenamenti
Il mondo dello sport italiano e mondiale sono a lutto per la tragica scomparsa di Andrea Conti. L’atleta paraolimpico, specialista nella disciplina dell’hand bike, è morto ieri, dopo alcuni giorni trascorsi in coma. Fatali per lui i traumi riportati in un incidente avvenuto qualche giorno fa, durante una sessione di allenamenti.
Una vicenda che, inevitabilmente, rimanda la memoria all’incidente capitato qualche mese fa ad Alex Zanardi. Anche lui, come Andrea, stava effettuando una sessione di allenamenti sulla sua hand bike, quando ha perso il controllo della bicicletta ed è finito a sbattere contro un camion.
Alex sta tutt’ora lottando per sopravvivere, ma le sue condizioni, a distanza di mesi, rimangono davvero drammatiche.
Andrea, allo stesso modo, si stava allenando per quella che era la sua più grande passione, l’hand bike. Si stava preparando per affrontare l’ultima tappa del Giro d’Italia in Hand Bike e stava percorrendo la strada che collega Bosco Chiesanuova a Cerro Veronese, in Provincia di Verona.
Anche lui, a quanto pare, ha perso il controllo del mezzo ed ha invaso la corsia opposta, dove proprio in quel momento stava transitando un’automobile.
Nei momenti subito successivi all’incidente, Andrea Conti non aveva nemmeno perso i sensi. L’incidente sembrava grave, ma non al punto tale da portarlo ad una morte così tragica.
I soccorsi sono prontamente giunti sul luogo dell’incidente e lo hanno immediatamente trasferito al vicino ospedale di Verona. Lì, l’atleta ha perso i sensi per non riprendersi mai più. È entrato in coma, rivelatosi poi irreversibile, e si è spento nelle scorse ore, gettando nello sconforto più totale la sua famiglia e gli amici.
Il drammatico precedente di Andrea Conti
Un destino amaro e beffardo quello di Andrea Conti. La sua passione ed il suo amore per lo sport erano nati quando lui era solo un bambino. Da giovanissimo aveva mostrato un discreto talento nell’atletica leggera, che lo stava portando anche a dei risultati eccellenti.
Poi, sempre su quel tratto di strada, che collega Bosco Chiesanuova a Cerro Veronese, un incidente in motorino lo ha costretto alla sedia a rotelle. Lui in quel caso aveva deciso di non buttarsi giù, ma di trovare subito un’alternativa nell’hand bike.
Andrea aveva solo 51 anni.