Stefano Marcoccia, operaio e giovane papà, morto sul lavoro a soli 34 anni

Esplode una bombola di gas in cantiere e per Stefano Marcoccia, giovane papà di 34 anni, non c'è nulla da fare: tragedia nel torinese

L’ennesima tragedia sul posto di lavoro in Italia è avvenuta nella giornata di ieri nella provincia di Torino. Stefano Marcoccia, un operaio di soli 34 anni e papà di due bambini, ha perso la vita a seguito di un’esplosione di una bombola di gas avvenuta nel cantiere in cui stava lavorando. Inutile per lui ogni tentativo di soccorso.

Stefano Marcoccia morto

Una piaga, quella delle morti sul posto di lavoro, che continua a flagellare l’Italia e tanti giovani operai che diligentemente svolgono il proprio mestiere.

L’ultimo dramma, gravissimo, si è verificato nella mattinata di ieri in provincia di Torino, più precisamente nei presso di Pavone Canavese, dove sono in corso lavori per la consolidazione di un ponte sul fiume Chiusella.

Il 34enne, stando a quanto emerso fino ad ora, era partito giorni fa insieme ai suoi colleghi della ditta di Viterbo per cui lavorava, e ieri mattina stava scaricando delle bombole di gas.

Stefano Marcoccia morto
Credit: Torino Today

Per cause ancora da chiarire, una delle bombole è esplosa e l’onda d’urto lo ha travolto in pieno non lasciandogli scampo.

I primi a soccorrerlo sono stati i suoi colleghi che, attoniti, avevano assistito alla scena. Immediati la loro chiamata ai soccorritori e l’arrivo di questi ultimi sul cantiere.

L’intervento dei medici e degli infermieri, tuttavia, non è servito a nulla per evitare il decesso di Stefano, che molto probabilmente era sopraggiunto sul colpo.

Il doloroso addio a Stefano Marcoccia

Stefano Marcoccia morto

Sul posto anche i Vigili del Fuoco di Ivrea e gli agenti dello Spresal, coloro che si occupano delle indagini sugli incidenti sul lavoro.

La salma di Stefano Marcoccia è stata sequestrata e resterà a disposizione delle autorità per i dovuti accertamenti, prima che venga consegnata alla famiglia per i funerali.

Stefano come detto aveva due figli ed era sposato. era originario di Veroli, in provincia di Frosinone, ma da anni viveva con la sua famiglia a Sabaudia, sul litorale sud del Lazio.

Innumerevoli i messaggi di cordoglio per l’operaio. Tra i più commoventi, quello del sindaco di Sabaudia Alberto Mosca, che in un video messaggio ha sottolineato come il dolore per la morte di Stefano coinvolta tutta la comunità e l’amministrazione.