Strage di Carignano: la piccola Aurora è in condizioni disperate
L'unica superstite della tragedia di Carignano lotta per sopravvivere: è anche positiva al Coronavirus
Ancora sotto shock il comune di Carignano, nei pressi di Torino. All’alba dello scorso 9 novembre, Alberto Accastello, operaio agricolo di 40 anni, ha deciso di sparare a tutta la sua famiglia, compreso il cane, per poi rivolgere l’arma verso se stesso togliendosi la vita. La moglie, Barbara Gargano di 39 anni e uno dei due gemellini, Alessandro, sono morti a seguito dei colpi alla testa. L’altra bimba, Aurora, è l’unica superstite della strage e sta lottando per sopravvivere.
Di solito il papà è colui che dovrebbe proteggere la sua famiglia. Quello che è successo nella villetta nel torinese, invece, è stato esattamente il contrario. L’uomo, probabilmente stressato dall’imminente separazione che la moglie aveva intenzione di intraprendere, ha deciso di porre fine alla sua vita e a quella di tutto il suo nucleo familiare.
Durante la notte, Alberto Accastello, ha impugnato la sua pistola e ha fatto fuoco prima verso sua moglie, uccidendola sul colpo, poi verso i suoi due bambini, lasciandoli agonizzanti, poi addirittura sul cane e, infine, su se stesso, togliendosi la vita. Prima della tragedia, l’uomo aveva contattato suo fratello, avvisandolo di quello che stava per fare.
Carignano: la piccola Aurora in condizioni critiche
L’unica a restare ancora aggrappata al filo della vita, è la piccola Aurora. La sorellina di Alessandro, che purtroppo è deceduto poco dopo l’arrivo in ospedale, si trova in gravissime condizioni al sesto piano del Regina Margherita di Torino. Il reparto è quello Covid infantile visto che, oltretutto, la bambina è anche risultata positiva al Coronavirus.
Le sue condizioni seppur stazionarie sono disperate, come confermano gli stessi dottori che si stanno occupando di lei. Ha superato la notte ma non è possibile intervenire sul grave trauma causato dal proiettile esploso da suo padre. C’è un alta probabilità che, qualora dovesse sopravvivere, Aurora potrebbe riportare danni cerebrali permanenti.
Mentre gli operatori sanitari impiegano tutte le loro forze per salvare la piccola, gli inquirenti proseguono con l’indagine, aperta per far chiarezza sull’esatta dinamica dell’accaduto e sul movente che c’è dietro all’efferato gesto. I medici legali svolgeranno degli esami autoptici sulle vittime, per capire se l’uomo le abbia sedate prima di ucciderle. Seguiranno aggiornamenti.