Strage di Nuoro, emersa una tragica notizia sull’altro figlio: l’annuncio poco fa
Nuoro sotto choc: un uomo uccide la famiglia e si suicida, tre persone lottano tra la vita e la morte
Questa mattina, Nuoro è stata teatro di una strage che ha sconvolto la comunità locale. R.G., un uomo di 52 anni, ha compiuto un gesto disperato contro quasi tutta la sua famiglia e infine anche contro sé stesso. L’uomo, separato dalla moglie, ha agito con violenza in due diverse abitazioni, lasciando dietro di sé un tragico bilancio di vittime e feriti.
L’episodio è iniziato nella casa dove viveva la sua ex moglie, G.M., 43 anni. In un atto di rabbia e disperazione, l’uomo ha fatto irruzione e ha sparato contro la donna e la loro figlia maggiore, di 26 anni. La furia omicida si è poi abbattuta sui due figli più piccoli, rispettivamente di 9 e 14 anni. Entrambi sono stati feriti gravemente; poco fa per uno di loro è stata dichiarata la morte cerebrale. Stando a quanto emerso, pare che il 52enne e sua moglie erano separati.
Non soddisfatto di questa prima violenza, R.G. ha poi puntato l’arma verso un vicino di casa, che si trovava probabilmente a passare nel momento sbagliato, ferendolo. Successivamente, l’uomo si è recato nell’abitazione della madre, un’anziana di 83 anni, e anche lì ha sparato, colpendola gravemente alla testa. Dopo aver compiuto quest’ultima azione, R.G. ha rivolto l’arma contro sé stesso e ha posto fine alla sua vita. Il suo corpo senza vita è stato trovato all’interno della casa della madre, insieme a quest’ultima, che versa in condizioni critiche.
Sul luogo del delitto sono giunte le ambulanze e le forze dell’ordine, che hanno immediatamente circondato l’area e avviato le indagini per ricostruire la dinamica dei fatti. I soccorsi hanno trasportato i feriti, tra cui la madre dell’uomo e il vicino, all’ospedale San Francesco di Nuoro. Uno dei feriti è in gravissime condizioni. Le prime informazioni indicano che l’arma utilizzata, una pistola semiautomatica, era detenuta legalmente dall’uomo, che la utilizzava per attività sportive. R.G. era un operaio e ricopriva anche incarichi nel direttivo della Fai Cisl, ma ciò che più emerge è la sua passione per le armi, un elemento che, purtroppo, ha giocato un ruolo centrale in questo tragico evento.