Strage di Paderno, non è finita qua, i Ris tornano nella villetta: cosa sta succedendo

Continuano le indagini dei Ris nella villa della strage di Paderno

Continuano le indagini volte a ricostruire la scena del crimine relativa al massacro di Paderno, tragedia che si è verificata tra sabato 31 agosto e domenica 1° settembre. I Ris hanno quindi deciso di utilizzare il luminol per rinvenire altre macchie di sangue all’interno della villetta degli orrori.

Strage di Paderno continua il lavoro dei Ris
la villetta degli orrori

Ecco gli ultimi aggiornamenti sulla vicenda.

Strage di Paderno: un dramma familiare senza fine

Era la notte compresa fra il 31 agosto e il 1° settembre 2024 quando un ragazzo di soli 17 anni ha deciso di macchiarsi di un gesto che si porterà dietro per tutta la vita. Riccardo Chiaroni, ha infatti deciso di porre fine alla vita dei genitori Fabio Chiaroni e Daniela Albano e del fratello di soli 12 anni, Lorenzo.

Nuovi risvolti nella strage di Paderno
La famiglia distrutta

Questo sarebbe stato il primo ad essere aggredito. Le sue urla hanno poi attirato il padre, che si è precipitato nella stanza dei ragazzi per capire che cosa stesse succedendo e che quindi è stato aggredito a sua volta. L’ultima a soccombere è stata la madre del ragazzo.

Riccardo ha confessato quanto da lui commesso, dichiarando come non ci sia mai stato un vero motivo per quello che ha fatto, se non il suo malessere legato al sentirsi un estraneo in quella famiglia. Il ragazzo ha poi confessato che si è reso conto di quanto accaduto un minuto dopo averlo fatto, momento in cui si sarebbe accorto del suo terribile sbaglio

Le indagini dei Ris: la decisione di usare il luminol

Nonostante siano trascorse diverse settimane da quella tragedia, continuano le indagini da parte delle forze dell’ordine e dei Ris. Questi avrebbero da poco deciso di puntare su uno scenario del tutto diverso che richiede l’utilizzo del luminol all’interno della casa.

I Ris lavorano nella strage di Paderno
I genitori di Riccardo

L’obiettivo è quello di scoprire eventuali tracce ematiche presenti nelle camere in cui è avvenuta l’aggressione. In questo modo sarà più facile accertare i fatti e si avrà la possibilità di recuperare e analizzare anche le impronte digitali. Rimaniamo in attesa di ulteriori aggiornamenti su questa storia.