Susanna Parigi, cantautrice italiana, morta a 62 anni

Si è spenta a 62 anni la cantautrice fiorentina Susanna Parigi: a dare l'annuncio ci ha pensato lei in una lettera pubblicata postuma

Un lutto molto grave ha scosso nella giornata di oggi, lunedì 18 dicembre, il mondo della musica e del cantautorato italiano. Si è spenta a soli 62 la cantante e scrittrice Susanna Parigi. L’annuncio è stato dato da lei stessa, con una lettera che ha scritto e lasciato ai posteri.

Susanna Parigi morta

Nata a Firenze nel 1961, fin da giovanissima ha iniziato ad avvicinarsi e a studiare musica. Si è diplomata in pianoforte al conservatorio Cherubini di Firenze. Successivamente ha continuato i suoi studi di canto, studiando canto moderno a Roma, lirico a Bologna e terminando con lo studio jazz a Milano.

Pubblica il suo primo singolo nel 1987, mentre il suo primo album, che porta il suo nome, arriva nel 1995.

In tutto ha dato vita a 10 album, l’ultimo dei quali pubblicato nel 2022.

Susanna Parigi morta

Innumerevoli le collaborazioni con alcuni dei più grandi artisti del cantautorato italiano, tra cui Fiorella Mannoia, Raf, Riccardo Cocciante, Claudio Baglioni e tanti altri.

Da tempo lottava con una brutta malattia, che purtroppo l’ha sconfitta nella giornata di oggi.

Prima di morire, quando ormai era chiaro che la sua vita stesse per finire, ha scritto una toccante lettera, che è stata pubblicata oggi, postuma, sul suo profilo ufficiale di Facebook.

La lettera di Susanna Parigi

Susanna Parigi morta

Se vi scrivo è perché sto camminando verso la casa del Padre. Volevo ringraziare tutte le persone che mi sono state vicino in questo anno di tribolazioni. Sono state tante e meravigliose e generose.

Inizia così la lettera di Susanna Parigi, che inizia poi inizia con il ringraziare i suoi tantissimi allievi, sottolineando la grande fortuna che ha avuto nell’incontrarli. A loro dice: “Vi auguro il meglio perché il mondo che sembra rovesciare in modo inevitabile, con voi forse ha una speranza“.

Ringrazio i grandi artisti che mi hanno permesso di lavorare con loro. Ringrazio ovviamente i miei storici musicisti e anche quelli con cui non suonavo più da tanto tempo. Ognuno mi ha regalato un pezzo di vita. Scusate se scrivo a getto, ma il momento è difficile. Ringrazio i preziosi amici stretti e la mia famiglia che ha fatto molti sacrifici per darmi questa possibilità. Sono stata fortunata ad avervi accanto nel mio percorso di vita.

In fine, un grazie alla sua amata musica:

…sempre con me, sempre presente, con un rapporto tempestoso ma che ha riempito la vita. Me ne vado con una grande sofferenza, immensa, per quello che accade alle donne quotidianamente. Dovevamo pensarci prima, almeno otto anni fa. Il lavoro da fare è una rieducazione pesante degli uomini, ma non solo. Le donne devono imparare a percepire i segnali e a non accettare nessuna forma di possessione. Ecco vi auguro ogni bene e grazie per avermi seguito in tutti questi anni.