Szilveszter Csollany, medaglia d’oro olimpica, morto a 52 anni per Covid
Sport a lutto per la morte improvvisa ed inaspettata di Szilveszter Csollany, medaglia d'oro negli anelli alle Olimpiadi di Sidney 2000
Il mondo dello sport internazionale ha da poco appreso la devastante notizia della morte di un grandissimo atleta, capace, nell’arco della sua straordinaria carriera, di vincere un mondiale e diverse medaglie olimpiche, nella categoria degli anelli. Szilveszter Csollany, ungherese, di 52 anni, è morto lo scorso 24 gennaio per le complicanze dovute al Covid, che aveva contratto circa un mese prima.
Attimi di profondo dolore e sgomento per gli amanti dello sport di tutto il mondo. Un campione mondiale e medaglia d’oro olimpica, si è spento per sempre a soli 52 anni.
A portare via per sempre il ginnasta, specialista nella disciplina degli anelli, il maledetto Covid-19 che tanto dolore ha provocando e sta provocando ancora adesso in tutto il globo.
Circa un mese fa il ginnasta si era contagiato e fin da subito i sintomi gli si erano presentati in maniera abbastanza grave. L’ultima settimana è stata la più tragica. Un’infezione lo ha colpito ai polmoni, costringendo i medici ad attaccarlo ad un ventilatore polmonare e tentare di tutto pur di tenerlo in vita.
Ogni speranza si è spenta lo scorso 24 gennaio, quando lo sportivo ungherese è morto.
La carriera e le vittorie di Szilveszter Csollany
Szilveszter Csollany era nato a Sopron, una città dell’Ungheria nordorientale, il 13 aprile del 1970.
Dotato di grandi doti fisiche, si era avvicinato fin da bambino alla ginnastica ed il particolare nella disciplina degli anelli.
L’esordio a grandi livelli era arrivato alle Olimpiadi di Parigi nel 1992, quando riuscì a piazzarsi al quinto posto della finale di categoria. Risultato mantenuto anche ai campionati mondiali del 1996 svolti a San Juan.
Nello stesso anno, nel 1996, compie il quasi definitivo salto di qualità durante la finale dei giochi olimpici di Atlanta. Riesce ad arrivare secondo, conquistando una meritatissima medaglia d’argento, battuto solo dall’esercizio leggendario del nostro Yuri Chechi.
Lo stesso atleta azzurro, appresa la notizia della morte di Csollany, ha pubblicato una storia sul suo account Instagram, dando un ultimo saluto pubblico a quello che ha definito amico, prima che avversario.
La gloria per il ginnasta ungherese è arrivata 4 anni più tardi, durante le Olimpiadi di Sidney, quando conquistò la tanto desiderata medaglia d’oro. Successo bissato due anni più tardi, quando vinse anche i campionati mondiali di Debrecen del 2002.