Tanto dolore ai funerali di Ornella Pinto. Non passa inosservato il commovente gesto verso la bara
Si sono svolti i funerali di Ornella Pinto nella Cattedrale di Napoli: lacrime, dolore e applausi
Ieri mattina sono stati celebrati i funerali di Ornella Pinto, la 39enne uccisa a Napoli dal padre di suoi figlio e l’uomo con cui conviveva da circa 6 anni. Pinotto Iacomino ha deciso di pugnalarla con 12 coltellate e poi di lasciarla in fin di vita e fuggire via, mentre il loro bambino di 4 anni dormiva in un’altra stanza.
L’uomo si è allontanato da Napoli, per poi costituirsi in una caserma di Terni. Con le poche forze rimaste, Ornella è riuscita a chiamare sua sorella, che a sua volta ha chiamato i soccorsi. Purtroppo, nonostante il tempestivo intervento degli operatori sanitari, per la 39enne non c’è stato nulla da fare.
Il gesto durante i funerali di Ornella Pinto
Ieri, 18 marzo 2021, si sono tenuti i funerali di Ornella Pinto nella Cattedrale di Napoli. Tantissime persone di sono riunite intorno al Duomo partenopeo per dare un ultimo saluto ad un’altra vittima di femminicidio. La bara di Ornella è stata presa in spalla dalle donne dell’associazione Forti Guerriere e accompagnata dagli applausi dei presenti.
L’associazione Forti Guerrieri è formata da un gruppo di donne che si sono unite e hanno fatto squadra per sostenere tutte le altre donne in difficoltà. Donne che si ritrovano vittime dei propri mariti o compagni.
Poche persone in chiesa durante la celebrazione della funzione funebre, ma fuori tante le persone che hanno voluto salutare Ornella Pinto. Anche i genitori dei suoi piccoli alunni, ai quali aveva sempre insegnato con amore.
La 39enne aveva deciso di mettere fine alla sua relazione con Pinotto Iacomino. Una decisione che all’uomo non è andata giù. Dopo il brutale omicidio, il 43enne è fuggito via ma si è poi presentato in una caserma in provincia di Terni, con le mani e i vestiti sporchi di sangue. Ha confessato di aver ucciso sua moglie, preso da un raptus. Gli inquirenti stanno indagando, poiché credono che Iacomino avesse invece pianificato tutto.