Taranto, morta neonata di 10 giorni: medici accusati di omicidio colposo
Tragedia nella struttura sanitaria Santissima Annunziata di Taranto: una bambina di 10 giorni è morta, dopo un drastico peggioramento
L’episodio è accaduto a Taranto, all’ospedale Santissima Annunziata. Una neonata di soli 10 giorni è morta e la dinamica non è ancora chiara. Nove operatori sanitari del reparto di ginecologia e neonatologia, sono accusati di omicidio colposo. I genitori, sconvolti da quanto accaduto, hanno sporto denuncia e adesso vogliono la verità.
Sarà effettuata, per chiarire ogni dubbio ed evidenziare le responsabilità dell’ospedale, l’autopsia sul corpo senza vita della bambina. Le cartelle cliniche della piccola sono state sequestrate. Le autorità vogliono capire se si è trattato di un caso di negligenza medica e la morte della piccola si sarebbe potuta evitare. O se si è trattato solo di una triste fatalità.
La nascita della neonata di 10 giorni e la morte
La bambina è nata all’interno della struttura sanitaria, lo scorso 15 luglio. La mamma ha partorito, senza complicazioni, con un parto naturale. Dopo tre giorni dalla nascita, la piccola ha presentato febbre e delle anomalie in alcuni valori. La proteina C reattiva risultava troppo alta. I medici hanno rassicurato i genitori. Era una semplice infezione, con gli antibiotici tutto si sarebbe risolto.
Il ricovero della piccola si è quindi prolungato per altri giorni. La neo-mamma, invece, è stata dimessa. Naturalmente, ogni giorno, poteva recarsi a trovare la sua bambina e allattarla.
Come hanno raccontato gli stessi genitori, improvvisamente è stato impedito alla donna di nutrire sua figlia. I medici affermavano che le sue condizioni erano troppo gravi. Era peggiorata in modo improvviso.
Per la piccola alla fine, nonostante le trasfusioni di plasma, non c’è stato nulla da fare. È morta.
I genitori ora sono infuriati e vogliono la verità. I medici hanno sottovalutato lo stato di salute della neonata? Oppure hanno mentito sulla gravità della situazione, sin dall’inizio? Cos’è successo davvero? Domande che nei prossimi giorni avranno delle risposte.
Per ora, tutti i medici coinvolti e gli interi reparti di ginecologia e neonatologia, sono sotto accusa.
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