Texas: il dramma delle famiglie dei bimbi uccisi, che chiedevano dove fossero i figli
Strage in Texas, per ore le famiglie degli alunni della scuola elementare non hanno avuto notizie sui loro figli: gli strazianti post
Quella delle sparatorie può essere assolutamente definita come una delle piaghe più lancinanti che colpiscono, ormai da anni, gli Stati Uniti d’America. L’ultima, di pochi giorni fa in Texas, è senza dubbio una delle più sanguinose. 19 bambini e 2 maestre hanno perso la vita in un agguato messo in atto da un 18enne armato di mitra.
L’evento capitato nella città di Uvalde, in Texas, ha provocato shock in tutto il mondo. Un ragazzo di 18 anni, Salvador Ramos, senza precedenti penali e senza malattie mentali riconosciute, per prima cosa ha acquistato un mitra. Uno dei più potenti in circolazione.
Trenta minuti prima di entrare nella scuola elementare ha scritto su Facebook che stava per sparare a sua nonna. Cosa che poi ha effettivamente fatto. Poi ha scritto ancora un post, nel quale annunciava che stava per entrare nella scuola e sparare a tutti. E anche questo, è successo pochi minuti dopo.
È entrato dalla porta posteriore dell’istituto ed ha iniziato a sparare a raffica verso chiunque gli si palesasse davanti. Il bilancio delle vittime, prima che una guardia gli sparasse e lo uccidesse, è drammatico. 19 bambini, tutti con meno di 10 anni, e 2 maestre, che fino alla fine hanno tentato di proteggere i piccoli.
Il dolore delle famiglie delle vittime
La notizia di quanto accaduto si è divulgata in fretta in città e nel giro di pochissimo tempo tutti i genitori degli alunni hanno raggiunto i luoghi limitrofi alla scuola, disperatamente alla ricerca dei propri figli.
Le famiglie chiedevano in lacrime di sapere se i propri figli fossero vivi o morti, ma nella ressa generale, quelle erano notizie che non era possibile avere istantaneamente.
La storia che ha commosso di più è stata quella della piccola Amerie. I suoi genitori hanno invaso i social e tutte le piattaforme possibili, scrivendo sempre le stesse strazianti parole: “Non chiedo molto con questo post ma per favore sono passate 7 ore e non ho ancora sentito nulla sul mio amore“.
Poco dopo, purtroppo, il papà di Amerie, così come altre 18 famiglie, hanno appreso la più triste delle notizie. I loro bimbi non c’erano più.
Ancor prima che fosse data l’ufficialità dalle forze dell’ordine, il papà della bimba ha scritto un altro post, nel quale sta volta annunciava che la sua piccola non c’era più e che ora volava insieme agli angeli.