Torino, le dichiarazioni della mamma della piccola Fatima alla polizia
Torino, le dichiarazioni della mamma di Fatima agli inquirenti: ecco cosa ha raccontato su quella sera
La mamma della piccola Fatima, la bimba di 3 anni morta dopo esser precipitata dal balcone al quarto piano, è stata ascoltata a lungo degli inquirenti. Tuttavia, dalle sue parole sembra che il racconto del suo compagno sia veritiero.
La triste vicenda di questa bambina ha sconvolto migliaia di persone, soprattutto per come si sono svolti i fatti. Gli agenti ora stanno cercando di scoprire realmente cosa sia successo.
Lucia Chinelli, la mamma di 41 anni, viveva in quel palazzo in via Milano da ormai molto tempo. Gli assistenti sociali seguivano la sua situazione, anche per Fatima ed il fratello maggiore che la donna ha avuto da una precedente relazione.
La sera in cui si è consumata la tragedia, la bimba era salita nell’abitazione di Azhar Mohssine, subito dopo cena, visto che da diversi mesi l’uomo aveva una relazione con la madre.
In casa non era solo, ma con lui c’erano 2 suoi amici. Era in un evidente stato di ubriachezza. Gli inquirenti, infatti, all’interno della sua abitazione hanno anche trovato il ciuccio che apparteneva alla piccolina.
L’uomo durante l’interrogatorio con il Gip, in una dichiarazione spontanea, ha detto che stava giocando sul ballatoio con Fatima. La tirava in aria e poi la riprendeva. Ad un certo punto però, non è riuscito a riprenderla e alla fine la piccola è precipitata nel vuoto, davanti agli occhi del ragazzo.
Le dichiarazioni della mamma della piccola Fatima agli inquirenti
Lucia Chinelli dal momento in cui la sua bimba ha esalato il suo ultimo respiro, ha deciso di non vedere più quell’uomo. Inoltre, è stata ascoltata a lungo dagli inquirenti. Nel suo interrogatorio ha dichiarato:
Fatima giocava volentieri con Mohssine. Giocavano a cavalluccio, si rincorrevano e si facevano il solletico. Tra i suoi giochi preferiti c’era il ‘vola vola.’ Quella sera è uscita da sola ed è andata al quinto piano. Quando l’ho vista gli ho detto: ‘Giocaci un po’ e poi portamela a casa.’ Per me è tutta colpa sua, l’ha buttata di sotto.
Dalla sera di giovedì 13 gennaio, la donna è tornata solo una volta nella sua abitazione. Ha preso alcuni suoi effetti personali, ma ora si trova in una struttura protetta.