Tragedia a Caorle, Lorenzo Trevisan trovato morto nel suo letto da sua madre
Lorenzo Trevisan non si è più svegliato, è morto nel letto della sua abitazione. Gli inquirenti hanno aperto un'indagine sul caso
Una triste notizia è stata resa nota sul web delle ultime ore. Lorenzo Trevisan, un ragazzo di 37 anni, è stato trovato senza vita nel suo letto da sua madre.
La tragedia è accaduta a Caorle, comune italiano della città di Venezia, in Veneto.
Lorenzo e la sua famiglia sono molto conosciuti nel posto, poiché gestiscono nel centro storico la Taverna Caorlina.
Anna Commisso, la madre, dopo essersi resa conto che suo figlio non si alzava dal letto, ha allertato i soccorsi. Era immobile.
Gli operatori sanitari hanno raggiunto il posto in poco tempo, ma non hanno potuto fare nulla per salvare la vita di Lorenzo. Hanno provato a rianimarlo, ma non c’è stato alcun segno da parte del giovane 37enne e alla fine non hanno potuto far altro che constatare il suo decesso.
Aperta un’indagine sulla morte di Lorenzo Trevisan
Sul posto sono arrivati anche gli investigatori che hanno aperto un’indagine per cercare di capire cosa sia accaduto a Lorenzo Trevisan.
Secondo i primi elementi emersi, sembrerebbe che non ci sia alcun segno di violenza sul corpo senza vita dell’uomo, ma gli agenti vogliono scavare a fondo e non vogliono escludere alcuna ipotesi.
Tanti i messaggi apparsi sul web dopo la triste notizia. Chi lo conosceva ha voluto ricordarlo come un ragazzo allegro, con un sorriso contagioso. Un lavoratore instancabile.
Grande lavoratore. È sempre stato la persona con il sorriso. Siamo tutti dispiaciuti per quanto successo. Solo sabato c’eravamo salutati e fatto festa per il suo compleanno.
La salma di Lorenzo Trevisan si trova al momento al cimitero di Caorle a disposizione dell’autorità giudiziaria. Al termine delle indagini sarà restituita alla famiglia, che potrà salutarlo per l’ultima volta con un funerale.
Quella del trentasettenne è stata una morte inaspettata, che ha scosso un’intera comunità. Tanto il supporto e la vicinanza per la famiglia, travolta da un dolore insopportabile.