Tragedia a Mestre, Mihai Enache morto schiacciato nel cassonetto per indumenti usati: cercava vestiti per la sua bambina
Si chiamava Mihai Enache ed era un papà di soli 29 anni che voleva recuperare abiti usati per la sua bambina
Tragedia a Mestre, località del comune di Venezia. Mihai Enache, un papà di 29 anni, è morto dopo essere rimasto incastrato nel cassonetto dei vestiti usati. Voleva recuperare gli indumenti per sua figlia. Una disperazione la sua, che purtroppo gli è costata la vita.
Inizialmente, si era diffusa la notizia che si trattava di un senzatetto. Ma dopo le indagini, le forze dell’ordine sono riuscite ad identificare l’uomo. Mihai Enache si era trasferito in Italia ed aveva trovato un lavoro nei cantieri portuali. La moglie e la figlia avrebbero dovuto raggiungerlo a breve.
Un impiego non stabile, che non gli permetteva di comprare abiti nuovi per la sua bambina. Così, il papà di soli 29 anni ha cercato di raccoglierli nel cassonetto di indumenti usati situato in via Spalti.
La tragedia è accaduta intorno alla mezzanotte dello scorso 12 maggio. Il meccanismo del cassonetto lo ha schiacciato e per il 29enne non c’è stato nulla da fare. Un incidente che ha sconvolto gli amici e i parenti, che hanno lasciato lumini e fiori vicino a quel cassonetto, per omaggiare la sua memoria.
Gli inquirenti stanno ancora indagando sulla drammatica vicenda e stanno cercando di ricostruire gli ultimi momenti di vita del giovane papà, grazie al video delle telecamere della zona, che avrebbero ripreso tutto in lontananza.
I sospetti riguardano la possibile presenza di un’altra persona. Il video mostrerebbe l’ombra di qualcun altro che si aggirava intorno al cassonetto. Potrebbe quindi trattarsi di omissione di soccorso.
Le strazianti immagini mostrerebbero Mihai Enache aggirarsi con una torcia intorno al bidone per indumenti usati. Dopo vari tentativi, riesce ad entrare nel meccanismo, trovando purtroppo la morte a soli 29 anni.
Sono tantissime le persone che si sono strette al dolore della famiglia dell’uomo, arrivato in Italia per cercare una vita migliore da dare alla moglie e alla figlia. Ma quel lavoro non gli permetteva ancora di avere una vita dignitosa e aveva bisogno di indumenti per la sua bambina.