Tragedia a Modena, neonato di 23 giorni morto in ospedale: disposta l’autopsia
Tragedia a Modena, neonato di 23 giorni ha perso la vita in ospedale: tutto è avvenuto a causa di un rigurgito
Un evento tragico ha colpito la comunità di Crocetta, un piccolo comune in provincia di Modena. Purtroppo un neonato di appena 23 giorni, è morto pochi minuti dopo essere arrivato in ospedale. Gli inquirenti ora stanno indagando sull’accaduto ed hanno anche disposto l’autopsia sul corpicino.
Una vicenda drammatica che ha gettato nello sconforto tutta la comunità, ma soprattutto i due genitori di origini filippine. Questo per loro doveva essere un momento felice, che invece si è trasformato in una tragedia.
Secondo le informazioni rese note da alcuni media locali, il dramma si è consumato nel piccolo comune di Crocetta, in provincia di Modena. Esattamente nella mattinata di giovedì 19 maggio.
Erano circa le 7.30, quando la mamma è andata a controllare il suo bimbo. È proprio a quel punto che la donna si è resa conto che respirava a fatica.
Si è spaventata e dopo aver chiesto aiuto al marito, hanno lanciato in fretta l’allarme al 118. I medici, vista la gravità della situazione, sono arrivati nell’abitazione in pochi minuti.
Il bimbo era cianotico. Per questo i sanitari hanno provato a rianimarlo sul posto e poco dopo, hanno deciso di trasportarlo d’urgenza al Policlinico, con la speranza che il personale ospedaliero avrebbe potuto aiutarlo.
La tragica morte del neonato di 23 giorni e le indagini
I dottori hanno provato a rianimarlo per diversi minuti, però i loro tentativi non hanno portato ai risultati sperati. Per questo, non hanno avuto altra scelta che constatare il suo decesso.
Gli inquirenti hanno avviato subito tutte le indagini del caso. Hanno ascoltato entrambi i genitori, ma al momento il tutto sembra essere una tragica fatalità.
Per le forze dell’ordine l’ipotesi più plausibile è proprio che il piccolo abbia perso la vita a causa di un rigurgito di latte. Tuttavia, sarà solo l’autopsia, che verrà eseguita nei prossimi giorni, a dare delle risposte più chiare ai genitori e agli inquirenti.