Tragedia a Napoli: Pasquale Pinto uccide la moglie e poi spara dalla finestra
Dopo lunghi attimi trascorsi a terrorizzare i passanti in strada, Pasquale Pinto si è tolto la vita, probabilmente avvelenandosi
Attimi di puro terrore questa mattina a Napoli, nel quartiere di San Giovanni a Teduccio, dove purtroppo si è consumata l’ennesima tragedia familiare. A compierla il 55enne Pasquale Pinto, guardia giurata, che dopo aver ucciso la moglie ha dato in escandescenza, affacciandosi dalla finestra e iniziando a sparare verso la strada. In particolare contro gli agenti di Polizia intervenuti sul posto. Poco dopo è morto anche lui.
Gli abitanti del quartiere di San Giovanni a Teduccio di Napoli, alle prime ore di questa mattina hanno vissuto attimi di puro terrore, vedendo un uomo, un loro vicino di casa, affacciarsi alla finestra della sua abitazione brandendo una pistola e sparando verso la strada.
L’uomo in questione si è scoperto essere Pasquale Pinto, una guardia giurata di 55 anni, molto conosciuto e stimato nella zona. Vedendolo in quelle condizioni, trasformato, i passanti hanno subito allertato le autorità. Sul posto in pochi minuti sono arrivati gli agenti di Polizia, compresi quelli dello UOPI (Unità Operative Primo Intervento).
All’arrivo degli agenti Pinto aveva già ucciso sua moglie, la 45enne di origini polacche Eva Kaminska, con uno o più colpi di arma da taglio alla gola.
Chi lo conosceva meglio ha cercato di farlo desistere, di convincerlo gettare via la pistola e permettere alla Polizia di entrare in casa, ma lui ha respinto ogni loro tentativo in maniera brusca, minacciando di sparare anche a loro.
Dopo una lunga mediazione, dall’uomo improvvisamente non è arrivata più alcuna risposta. Così gli agenti si sono avvicinati all’ingresso e, forzando il portone, sono entrati nell’appartamento di via Raffaele Testa. Al loro ingresso hanno trovato la coppia a terra, entrambi esanimi.
Ancora non è chiaro in che modalità si sia tolto la vita Pasquale Pinto, ma si parla di avvelenamento.
Lino, così lo chiamava chi lo conosceva, con Eva aveva tre figli, che fortunatamente non erano in casa al momento della tragedia. Il più grande, un ragazzo di 18 anni, era in gita scolastica. Mentre gli altri due, un 16enne ed una 14enne si trovavano a scuola.