Tragedia, è morto Massimo Bottari: in corso accertamenti
Lutto nel mondo del motociclismo: è morto durante le prove libere di una gara il pilota Massimo Bottari
Nell’autodromo “Piero Taruffi” di Vallelunga è avvenuto un drammatico incidente in cui ha perso la vita Massimo Bottari, pilota amatore di 61 anni con esperienza nei campionati di Coppa Italia Velocità e CIV. La dinamica dell’accaduto non è ancora chiara ed è al vaglio delle autorità. Bottari ha perso il controllo della sua moto in una curva, il Tornantino ed è stato prontamente soccorso in pista.
Bottari ha gareggiato con successo in vari trofei e ha lasciato un segno nel mondo del motociclismo. Note le sue partecipazioni al National Trophy, al Donlup Cup e alla Pirelli Cup. Nonostante i tempestivi soccorsi da parte del personale medico presente e il trasporto in ospedale in codice rosso al Sant’Andrea, purtroppo l’uomo è deceduto poco dopo il ricovero.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Campagnano, che hanno provveduto a coordinare le operazioni di soccorso. Massimo Bottari, molto conosciuto nella zona della Garbatella, faceva parte del Motoclub Rosmas, la federazione motociclistica italiana che promuove l’amore per lo sport sulle due ruote. La notizia della sua scomparsa ha lasciato sgomenti amici, parenti e conoscenti, che hanno invaso la sua pagina social per rendere omaggio alla sua memoria.
Massimo Bottari, ex studente dell’Itis Giuseppe Armellini di San Paolo, lascia un vuoto incolmabile nella comunità motociclistica romana. Le indagini sono ancora in corso per accertare le cause della perdita del controllo del mezzo ed escludere responsabilità di terzi.
Gli incidenti nelle gare motociclistiche sono purtroppo una realtà sempre presente in questo sport ad alto rischio. I circuiti sono realizzati per altissime velocità e piloti esperti, ma il rischio di imprevisti è sempre elevato. Nonostante la consapevolezza di chi pratica questo sport a livello agonistico e le numerose norme di sicurezza in pista, basta un piccolissimo errore perché la corsa si interrompa per sempre.