Tragedia funivia Stresa-Mottarone: tre arrestati, il freno non era attivato volontariamente
I tre arrestati avrebbero ammesso le loro colpe
Tre arresti nella notte per la tragedia alla funivia Stresa-Mottarone, che domenica 23 maggio 2021 ha causato la morte di 14 dei 15 occupanti. I tre avrebbero ammesso le loro colpe: secondo quanto reso noto da fonti della Procura, infatti, il freno non era stato attivato volontariamente. Intanto le indagini proseguono.
Nella notte tra il 25 e il 26 maggio 2021 sono scattate le manette ai polsi di tre persone, dopo una serie di interrogatori sul crollo della cabina della funivia Stresa-Mottarone che ha provocato la morte di 14 persone, tra cui due bambini.
Le manette sono scattate su richiesta del procuratore della Repubblica di Verbania, Olimpia Bossi che coordina le indagini dei Carabinieri insieme al pm Laura Carrera. Gli arrestati sono Luigi Nerini, proprietario della Ferrovie Mottarone srl, società che ha in gestione l’impianto, Enrico Perocchio, direttore dell’azienda, e Gabriele Tadini, capo servizio.
I tre arrestati avrebbero ammesso che quel giorno il freno non era stato attivato volontariamente. Queste le parole del tenente colonnello Alberto Cicognani, comandante provinciale dei carabinieri di Verbania:
Il freno non è stato attivato volontariamente? Sì, sì, lo hanno ammesso. C’erano malfunzionamenti nella funivia. È stata chiamata la manutenzione, che non ha risolto il problema, o lo ha risolto solo in parte. Per evitare ulteriori interruzioni del servizio, hanno scelto di lasciare la ‘forchetta’, che impedisce al freno d’emergenza di entrare in funzione.
Tragedia funivia Stresa-Mottarone: la Procura continua a indagare
In seguito all’analisi dei reperti, gli esperti hanno scoperto che “la cabina precipitata presentava il sistema di emergenza dei freni manomesso“. Il gesto era dunque consapevole.
La pm Bossi spiega anche che sabato 22 maggio, giorno prima dell’incidente, c’era stato un altro blocco.
Da quanto ci è stato riferito, sabato pomeriggio la funivia si è fermata e c’è stato un intervento per rimetterla in funzione.
Secondo la procuratrice Olimpia Bossi da più giorni la funivia viaggiava in quel modo.