Tragedia in famiglia: litiga con il fratello, poi il gesto estremo: dove e cosa è successo
Nella tarda mattinata di oggi, i carabinieri di Caserta, hanno rintracciato e arrestato un uomo con l'accusa di omicidio aggravato
Una sparatoria folle, poi una persona rimasta per terra, esanime. Sarebbe stato tutto causato da una lite finita nel peggiore dei modi. Un uomo di 50 anni è stato ferito mortalmente a Mondragone, in provincia di Caserta. I soccorsi non hanno potuto fare altro che confermare il decesso del 50enne. L’omicidio è in queste ore oggetto di approfondite indagini.
L’uomo, Luigi Cennami, sarebbe crollato per terra in seguito a un colpo di arma da fuoco che si ipotizza sia stato sparato dal fratello, Antonio Cennami, durante un’accesa lite familiare. L’incidente è avvenuto ieri sera, martedì 11 giugno, ma ancora ci sono diversi dettagli che devono essere pubblicati e resi noti alla stampa dalla Procura.
Il corpo della vittima è attualmente posto sotto sequestro dalle autorità per l’autopsia, mentre i carabinieri stanno indagando sull’accaduto. Il fratello del 50enne, intanto, è stato arrestato questa mattina con l’accusa di omicidio aggravato.
Secondo le prime ricostruzioni, l’episodio si è verificato in via Domiziana, nei pressi di un’area di sosta vicino a un bar locale. Luigi Cennami, 50 anni, avrebbe avuto una violenta discussione con il fratello Antonio, di 54 anni, entrambi residenti a Mondragone. Durante la lite, il fratello maggiore avrebbe quindi estratto un’arma da fuoco e avrebbe esploso un colpo di pistola calibro 9 contro Luigi. A quel punto ha deciso di fuggire in scooter e far perdere momentaneamente le proprie tracce. Non è stata una fuga durata a lungo: il fratello, consapevole della “facilità” con cui sarebbe stato trovato, non ha opposto alcune resistenza alle forze dell’ordine al giorno successivo.
La Procura di Santa Maria Capua Vetere, competente per la zona, ha emesso in poco tempo un provvedimento di fermo nei suoi confronti. Nella tarda mattinata di oggi, i carabinieri del Comando provinciale di Caserta, infatti, sotto la direzione del colonnello Manuel Scarso, hanno rintracciato e arrestato Antonio con l’accusa di omicidio aggravato. Si tratta dell’ennesimo caso di lite familiare finita molto male, anzi, malissimo.