Tragedia in provincia di Vicenza, Andrea Soligo è morto a 25 anni
È morto durante il turno di lavoro, dopo una fatale caduta dalla scala. Andrea Soligo aveva soltanto 25 anni, una moglie e due bambini
Andrea Soligo, un giovane operaio di 25 anni, è morto sul posto di lavoro dopo una caduta fatale. Il ragazzo si trovava presso la Fem Impianti a Tezza sul Brenta, un comune italiano in provincia di Vicenza.
Mentre svolgeva il suo turno, Andrea è caduto ed è precipitato per tre metri. Il violento impatto con l’asfalto, gli ha comportato ferite troppo gravi.
Secondo una prima ricostruzione delle forze dell’ordine, che stanno indagando sull’incidente, Soligo si trovava all’interno dell’azienda situata nella zona industriale di Belvedere di Tezze. Era su una scala e stava portando termine alcuni lavori, quando è caduto nel vuoto.
I colleghi, che hanno assistito alla scena, hanno subito lanciato l’allarme ai soccorsi. Poco dopo, gli operatori sanitari sono giunti all’azienda ed hanno trasportato il 25enne all’ospedale di Bassano del Grappa. Purtroppo, già durante il trasporto, Andrea Soligo presentava condizioni troppo gravi. Ha riportato un trauma cranico e una frattura del rachide cervicale.
Andrea Soligo non ce l’ha fatta
I medici hanno fatto tutto il possibile per salvargli la vita, ma poco dopo il 25enne si è spento per sempre.
Gli agenti adesso stanno indagando per cercare di capire cosa abbia provocato la violenta caduta del giovane operaio e se siano state rispettate, all’interno dell’azienda, tutte le norme di sicurezza.
Sulla tragedia è intervenuto anche il nucleo Spisal dell’Ulss 7, che ha svolto accertamenti accanto alle forze dell’ordine.
La Procura di Vicenza ha aperto un fascicolo d’indagine e molto probabilmente verrà eseguita l’autopsia sul corpo senza vita del 25enne.
La comunità di Vedelago, dove il ragazzo viveva con la sua famiglia, è sconvolta dalla tragica notizia. Andrea Soligo lascia nel dolore la moglie Giorgia Nicole e due bambini Niccolò e Talia, di 4 e 2 anni.
Un ragazzo di 25 anni che va a lavorare per garantire un futuro ai figli e muore significa che siamo in un paese di inciviltà. Si rimane esterrefatti.
Queste le parole de segretario generale della Cisl, Massimiliano Paglini.