Tragedia nel giorno di Ferragosto, Francesco muore a 32 anni: lascia moglie e un figlio piccolo
Un'altra vittima delle strade italiane, Francesco lascia sua moglie e suo figlio di due mesi: morto in un grave incidente stradale
Una tragedia che si è verificata il giorno di Ferragosto e che ha visto spezzata la vita di Francesco Cannistrà, uno chef di soli 32 anni.
Le forze dell’ordine stanno ancora cercando di chiarire l’esatta dinamica dell’incidente. Francesco era molto conosciuto nella sua zona e domenica si trovava in sella alla sua moto di grossa cilindrata, quando si è scontrato con una Fiat Punto. In un incrocio nei pressi del centro commerciale Le Vele a Montepaone, in provincia di Catanzaro.
Gli operatori sanitari del 118 sono giunti sul posto in brevissimo tempo, ma per lo chef 32enne non c’è stato nulla da fare. Le sue condizioni erano troppo gravi e il cuore di Francesco ha cessato di battere durante il trasporto in ospedale.
Faceva il pizzaiolo, aveva avviato una propria attività chiamata “Crunch Pizzeria Popolare”. A piangere la sua scomparsa sono sua moglie e un figlio di pochi mesi. Oltre al resto della famiglia, agli amici e a tutti coloro che lo conoscevano.
Dopo la triste notizia, sul web sono giunti numerosi messaggi, attraverso i quali la famiglia sta ricevendo cordoglio e sostegno. Molti hanno sottolineato il suo grande talento di chef, unico nelle sue creazioni e la bontà delle sue uniche pizze. Anche l’associazione basta vittime sulla 106 ha voluto pubblicare un post in onore di Francesco, che purtroppo non è l’unica vittima di un incidente mortale avvenuto nella zona:
Questo è il volto di Francesco Cannistrà. Aveva tanti sogni e belle speranze che, in pochi attimi, sono svaniti di aver sempre nell’ennesimo incidente mortale sulla famigerata asfalto della strada statale 106. Un ragazzo giovane, imprenditore, titolare di una nota pizzeria di Soverato e già chef del ristorante Kesa’s e del lido Il Capitano. Lascia moglie e figlio di soli due mesi e tanti sogni nel cuore che in un attimo sono svaniti via per sempre. Oggi la Calabria intera perde per l’ennesima volta uno dei suoi giovani figli migliori. Questo è l’ennesimo fallimento per ognuno di noi e per questa cosiddetta società civile incapace di assumere scelte che possano risolvere i problemi che provocano morte dolore da decenni.
Alla fine del lungo post, l’organizzazione ha voluto rivolgere un pensiero alla famiglia, che sta vivendo un dolore drammatico e profondo.