Tragedia nella notte: poliziotto 37 enne accoltellato in stazione, è gravissimo. Dove e cosa è successo
Sarebbe in fin di vita il poliziotto di 37 anni accoltellato nella notte a Milano: cos'è successo
Ancora un episodio di violenza in una delle città più pericolose d’Italia, a Milano questa notte un poliziotto di 37 anni, Christian di Martino, è stato accoltellato alla stazione di Lambrate, in piazza Enrico Bottini. Sono subito intervenuti i soccorritori dell’Agenzia regionale emergenza urgenza (Areu) con due equipaggi, ma le condizioni del giovane sono disperate e si spera in un miracolo.
Da un primo controllo al 37 enne era stato assegnato un codice giallo, ma in poco tempo è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Niguarda con un codice rosso, quindi di entità più grave. Il poliziotto, che sarebbe un vice ispettore della Polizia di Stato, è stato urgentemente operato nella notte per l’emorragia interna riportata ed ora è in prognosi riservata. Molte fonti scrivono che sia in fin di vita.
Cos’è successo nella notte alla stazione di Lambrate
Accade tutto intorno alle 23.30 quando la squadra mobile di cui fa parte di Martino è stata allertata dalla polizia ferroviaria. Era stato chiesto il supporto dei colleghi perché un uomo di origine marocchina era in visibile stato di agitazione. Stava lanciando pietre contro i treni e contro le persone in attesa. Una di queste ha colpito alla testa una donna di 55 anni che è stata trasportata in codice verde all’ospedale Fatebenefretelli.
In un primo momento l’uomo è stato colpito dai poliziotti con un taser, ma la scarica non sembra aver avuto la meglio su di lui che indossava un giubbotto molto imbottito. L’episodio è sfociato nella colluttazione che ha visto accoltellato l’ufficiale di polizia. Le lame hanno raggiunto la schiena, sono state tre le coltellate inflitte anche ad organi vitali.
Il nordafricano sembra avere diversi alias in banca e precedenti di reato tra i quali resistnza al pubblico ufficiale e reati contro la persona. Ora, ovviamente, è in stato di arresto. I poliziotti sul posto lo hanno descritto come “molesto e in forte stato di agitazione, in evidente stato psichico alterato e non collaborativo”. Ora si trova al carcere di San Vittore.