Tragico incidente in moto, ha perso la vita dopo il violentissimo schianto: una comunità in lutto per la grave perdita
Giudice, appassionato di sci e maestro nel tempo libero: Stefano Venturini, abruzzese di nascita è morto in un tragico incidente in moto
Lutto nel mondo della giustizia e dello sci per la scomparsa del giudice Stefano Venturini, deceduto in seguito a un terribile incidente in sella alla sua moto, una Yamaha Virago. Il magistrato, 62 anni, originario di Tagliacozzo e con una lunga carriera trascorsa nel tribunale di Avezzano. Intorno alle 16 di giovedì 13 giugno stava raggiungendo la Corte d’Appello a Roma. In via della Giustiniana è avvenuto il sinistro, nel quale ha riportato lesioni gravissime. Era stato trasportato tempestivamente all’ospedale di sant’Andrea ma è deceduto.
Venturini era un appassionato di sci e dedicava il suo tempo libero alla disciplina, diventando un maestro sulle piste abruzzesi. Il sindaco di Ovindoli, Angelo Ciminelli, ha ricordato l’amico e collega con affetto e commozione, descrivendo una lunga e profonda amicizia tra le rispettive famiglie.
L’incidente che ha portato al decesso del giudice Venturini aumenta il valore statistico delle vittime sulle strade di Roma e provincia. Sale a 70 il numero di decessi sulle strade di Roma e provincia dall’inizio del 2024.
Il XV gruppo Cassia della polizia locale di Roma Capitale stanno indagando per chiarire le dinamiche dell’accaduto e accertare eventuali responsabilità. Secondo le prime ricostruzioni il giudice si è scontrato con un’altra moto, una Yamaha Tenerè. L’uomo cinquantenne è stato trasportato in codice arancione al policlinico Gemelli.
La scomparsa del giudice lascia un vuoto profondo nel cuore di amici, colleghi e familiari, che lo ricordano per la passione che metteva nella giustizia, nello sci e nella vita. Stefano Venturini era un punto di riferimento per molti e la sua assenza lascia un dolore profondo in chi lo conosceva e lo stimava.
Lascia la moglie amata e il figlio Stefano, entrambi sconvolti per la prematura perdita di un marito e padre amorevole. Lo ricordano sempre presente, nonostante gli impegni nella magistratura.