Travolta da uno scooter e poi da una macchina: Chiara Adorno è morta a 18 anni
Travolta prima da uno scooter e poi da una macchina, Chiara Adorno è morta a 18 anni mentre stava attraversando sulle strisce pedonali
Si chiamava Chiara Adorno la ragazzo di 18 anni, che nella serata di martedì 7 novembre ha perso la vita, mentre stava attraversando la strada sulle strisce pedonali. In quei minuti non era sola, con lei c’era anche un altro ragazzo, che si trova ora ricoverato in ospedale.
La notizia di questa perdita così grave e straziante, ha sconvolto migliaia di persone. Infatti in tanti la stanno ricordando con dei post strazianti sui social.
Il dramma di Chiara è avvenuto nella serata di martedì 7 novembre. Precisamente vicino ad un distributore di benzina, che si trova nella città di Catania, si era trasferita lì da Solarino, a Siracusa, per l’università.
Quella sera era in giro per le strade della città. Non è ancora chiaro dove erano diretti. Sembrerebbe che stava passeggiando con il suo fidanzato e forse stavano rientrando nella loro abitazione.
Quando all’improvviso, per cause ancora da chiarire dalle forze dell’ordine, mentre i due giovani stavano attraversando sulle strisce pedonali, uno scooter li ha investiti. Purtroppo ha scaraventato la ragazza a terra.
Tuttavia, è proprio in quei secondi che una macchina, una Fiat Punto, che andava ad alta velocità, l’ha travolta una seconda volta. I presenti si sono presto resi conto che la situazione era molto grave. Così hanno chiesto l’aiuto dei sanitari.
Il decesso di Chiara Adorno dopo il sinistro ed il dolore del sindaco
All’arrivo dei medici per chiara, purtroppo non c’era ormai più nulla da fare. I traumi da lei riportati, sono risultati essere fatali. La stessa Procura di Catania sull’accaduto, ha deciso di avviare un’inchiesta. Gli agenti della Polizia Locale hanno dovuto chiudere la strada al traffico per diverse ore.
Ovviamente la notizia di questa perdita ha sconvolto non solo la famiglia, ma anche chi la conosceva. Il Sindaco di Solarino, in un post sui social ha scritto:
Non ci sono parole, ma solo lacrime e dispiacere. Chiara era una bambina, conoscono la sua famiglia, sono persone meravigliose. Da accettare è impossibile: mandi tua figlia all’università e te la rimandano in una bara.