Trovati dei diari nell’abitazione di famiglia: parole scritte da Makka prima del delitto

"Chi troverà questo scritto capirà", le parole di Makka scritte sui suoi diari prima di compiere il delitto

Nuovi sconcertati aggiornamenti sul delitto di Nizza Monferrato (Asti). Gli inquirenti hanno trovato dei diari scritti da Makka, la 18enne che ha ucciso il padre per difendere la madre. Parole nero su bianco, che la giovane ha scritto giorni prima del delitto.

delitto Makka 18 anni
Credit: Ore 14 – Rai 2

Makka ha raccontato nei suoi diari di come il padre, Akhyad Sulaev, si comportava con loro. Sia in Cecenia, sia arrivati in Italia, dove nulla è cambiato. Forse, in cuor suo sapeva già come sarebbe andata a finire. Sapeva che l’unico modo per essere libere, era prendere in mano la situazione. Ed è ciò che ha fatto, al culmine dell’ennesima lite e delle ennesime botte. La 18enne ha confessato tutto, spiegando che la sua unica intenzione, era quella di difendere sua madre.

Le parole scritte sui diari sequestrati dalle autorità all’interno dell’abitazione di famiglia, sono state riportate dal quotidiano La Stampa.

Chi troverà questo scritto capirà. O io sarò morta. O sarà morto lui. Spero che tutti gli uomini simili brucino all’inferno. Non avrei mai neanche immaginato di portare via la vita a una persona, ma preferisco portarla via a quel co*****e prima che lui porti via l’unica ragione della mia vita, cioè mia madre. Non avevo mai osato affrontare mio padre o oppormi a lui. Ma i maltrattamenti duravano da tempo, perché fanno parte della sua cultura, al modo di intendere i rapporti con le donne.
delitto Makka 18 anni
Credit: Ore 14 – Rai 2

Makka ha poi parlato di come suo padre insegnava ai suoi fratelli minori come da grandi avrebbero dovuto trattare le proprie mogli. Proprio come lui faceva con lei e la madre.

Quando la vostra moglie si comporterà male, dovete prenderla così, come fa papà.

Quel tragico giorno è arrivato. L’uomo si è licenziato e si è presentato sul posto di lavoro della moglie e della figlia, pretendendo che andassero via. Quando la donna si è rifiutata di licenziarsi, lui è tornato a casa e ha aspettato il suo rientro. Si è scagliato su di lei e quando Makka è intervenuta, ha iniziato a picchiarla. La 18enne ha preso un coltello e lo ha colpito. Poi ha chiamato le autorità, confessando tutto e spiegando che non voleva mettere fine alla vita dell’uomo. Voleva difendere sua madre. Una versione confermata anche dalla stessa donna, che è grata a sua figlia e certa che se lei non fosse intervenuta in quel modo, ora sarebbe morta. Ora entrambe sarebbero morte.

delitto Makka 18 anni
Credit: Ore 14 – Rai 2

Il Gip ha disposto gli arresti domiciliari e il braccialetto elettronico per Makka, in attesa dell’udienza. La giovane potrà continuare gli studi in una casa famiglia.

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