Tumore scambiato per long Covid, Jessica Brady morta a 26 anni dopo 3 settimane di agonia
Tumore scambiato per long Covid, Jessica Brady muore 3 settimane dopo la diagnosi: la battaglia dei suoi genitori
Una storia davvero triste è quella che stiamo per raccontarvi, la protagonista è una giovane di appena 26 anni, chiamata Jessica Brady. Per mesi ha iniziato a stare male, ma per i medici era sempre long Covid, fino purtroppo alla diagnosi di un brutto male, che era ormai al quarto stadio.
Tra pochi giorni la famiglia si trova ad affrontare il terzo anniversario della sua scomparsa ed ora chiede solo verità e giustizia. Non riescono a credere che per lei non hanno potuto fare mai nulla.
La storia di Jessica è iniziata a nel 2020, quando l’emergenza sanitaria di era diffusa in tutto il mondo, come in Gran Bretagna, dove viveva la giovane.
I sintomi che accusava la ragazza erano quello di stanchezza, tosse, vomito e dolori di stomaco. Ogni volta le dicevano che erano dovuti al long Covid e quindi le consigliavano sempre la quarantena. Tuttavia, ogni volta che poteva riuscire, non riusciva nemmeno a tenersi in piedi.
I medici l’hanno visitata per circa 20 volte. Però ogni volta sempre con la stessa diagnosi. Il campanello d’allarme più grave, arriva l’1 novembre di quello stesso anno, quando il fidanzano nota un rigonfiamento nelle ghiandole.
La diagnosi arrivata per Jessica Brady
I genitori in questa occasione decidono di affidarsi ad uno specialista. Qui la sottopongono a tutti gli accertamenti del caso ed alla fine viene fuori la triste notizia: Jessica era affetta da un adenocarcinoma.
Questo brutto male purtroppo era ormai troppo diffuso e per lei non potevano fare più nulla. Solo 3 settimane dopo questa diagnosi, a dicembre del 2020, la ragazza ha perso la vita.
I familiari ancora oggi sono sconvolti dalla grave perdita che hanno subito. Per questo motivo, hanno deciso di presentare una denuncia, affinché non accada più una cosa del genere.
Tra pochi giorni si troveranno ad affrontare il terzo anniversario per la scomparsa della loro unica figlia. Hanno creato un’associazione chiamata Jessica Brady Cedar Trust, per far capire a tutti i rischi legati alle diagnosi tardive.