Uccide il papà per difendere la madre: la confessione di Makka e la decisione del Gip
"Non volevo ucciderlo, ci picchiava sempre". Il Gip ha disposto gli arresti domiciliari per Makka, la 18enne che ha ucciso il padre
Makka ha spezzato la vita del suo papà dopo averlo colpito con un coltello. Akhayad Sulaev aveva 50 anni ed era un operaio nel campo dell’edilizia. La ragazza 18enne voleva difendere sua madre, una versione confermata anche dalla stessa donna.
Il Gip ha deciso che Makka non andrà in carcere, il fermo è stato convalidato ma poiché non ci sarebbe pericolo di fuga, è stata applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari e del braccialetto elettronico. La tragedia è accaduta nel comune di Nizza Monferrato, in provincia di Asti. Le accuse contro Makka sono quelle di delitto volontario aggravato.
Durante la sua confessione, la ragazza ha raccontato che non era la prima volta che l’uomo si comportava in quel modo con sua madre, in passato aveva picchiato anche lei. Quel giorno, si era licenziato e si era presentato sul posto di lavoro della moglie, dove anche la stessa Makka lavora come cameriera. Pretendeva che si licenziasse e andasse via, ma la madre si è rifiutata di obbedire, cercando di fargli capire che avevano bisogno di soldi per poter vivere.
In quel momento è scoppiata la prima lite. Mamma lo ha allontanato dal ristorante, ma arrivate a casa ha ricominciato. le aveva mandato anche un messaggio sul cellulare, dicendole che quando sarebbe tornata l’avrebbe uccisa. Ci ha sempre picchiate, quando ero più piccola era ancora peggio. Ha picchiato mia madre, intorno alle 18:00. E poi si è scagliato su di me quando ho cercato di difenderla. Mi ha inseguito fino alla mia stanza e mi ha preso a pugni. Mamma si è messa tra di noi e io ho preso un coltello per difendermi. L’ho colpito lasciandolo a terra, ma non volevo ucciderlo. Ho chiamato i Carabinieri e li ho aspettati.
Il racconto della madre di Makka
Nessuna denuncia, le due donne hanno raccontato che spesso l’uomo le aveva picchiate e loro avevano nascosto i lividi. Erano arrivate dalla Cecenia qualche anno fa, ma le cose in Italia non sono migliorate. La mamma di Makka è sicura, se sua figlia non fosse intervenuta, ora sarebbe morta o lo sarebbero entrambe. Ecco le sue parole:
Se non ci fosse stata mia figlia, mio marito mi avrebbe uccisa.
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