Ugo Russo, il 15enne ucciso a Napoli: arrestate 9 persone

Ugo Russo, il 15 enne ucciso a Napoli dal Carabiniere: arrestate 9 persone

La vicenda è accaduta lo scorso mese di marzo ed ha fatto molto parlare. Ugo Russo, il 15enne di Napoli, è stato ucciso con 2 colpi di pistola, da un giovane carabiniere, che si trovava in macchina con la sua ragazza. Ugo gli ha puntato una pistola, poi rilevatasi giocattolo, pretendendo il rolex che aveva al polso. Si trovava su un motorino, insieme ad un complice, un ragazzo di 17 anni.

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Il giovane carabiniere, diventato tale da pochi mesi, spaventato e nel tentativo di volersi difendere dai due rapinatori, ha reagito sparando due colpi di pistola e uccidendo Ugo Russo.

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Le indagini sul caso sono ancora in corso. Dopo la testimonianza del complice, il diciassettenne, quest’ultimo ha dichiarato che il carabiniere avrebbe sparato verso Ugo, alle spalle, mentre cercava di fuggire.

La famiglia si è dichiarata indignata, perché a loro dire, l’agente avrebbe potuto sparargli alle gambe e non alla testa.

Il complice alla guida del motorino è stato accusato di tentata rapina, mentre il carabiniere di soli 23 anni, è stato accusato di omicidio volontario.

Subito dopo la vicenda, l’ospedale dei Pellegrini è stato devastato da parenti e amici del quindicenne, tanto che il team ospedaliero si è ritrovato costretto a chiudere il pronto soccorso.

Di poche ore fa è la notizia che sono state emesse misure cautelari nei confronti di 9 persone, risultate responsabili dell’atto vandalico. Nove persone arrestate, tra le quali anche alcuni parenti del quindicenne, con l’accusa di devastazione della struttura sanitaria:

I genitori di Ugo Russo, non sono coinvolti nella vicenda e non sono tra le persone denunciate.

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Per dire addio ragazzo, era stato organizzato un corteo, accompagnato da uno striscione:

“Ciao Ugo Per sempre ragazzo. Con rabbia e con amore”.

Un corteo che però è stato fermato dalle autorità, poiché era già stato emanato il decreto per l’emergenza sanitaria e si era creato un assembramento di persone, non consentito.