Un doppio tremendo lutto per la cantante. Il commovente addio a zia Dani e zio Franco, entrambi morti per Covid-19
Il ricordo di Elisa per i suoi zii scomparsi per colpa del Covid: "Buon viaggio nella luce, sarete sempre con noi"
Continua inarrestabile la corsa del Coronavirus nel nostro paese. Tutti, chi più da vicino, chi meno, hanno sofferto o stanno soffrendo per la perdita dei propri cari. Il virus non risparmia nemmeno gli artisti e le loro famiglie, come dimostra il commovente post di Elisa, pubblicato sulla sua pagina Instagram. La cantante, ha dovuto salutare per sempre due delle persone più care per lei: lo zio Franco e la zia Dani.
Una voce portentosa, dei testi meravigliosi ed una padronanza del palcoscenico fuori dal comune, hanno portato Elisa Toffoli a diventare una delle cantanti più apprezzate non sono d’Italia, ma in tutto il mondo.
Ma dietro al suo grande talento, si nasconde anche tanta sensibilità. Un cuore grande, distrutto dalla recente scomparsa dei suoi due zii. A portarli via, entrambi, è stato il Coronavirus.
La cantante, che era molto legata a loro, a voluto ricordarli pubblicando delle vecchie foto che ritraggono lei ancora da bambina e zia Dani e Zio Franco da giovani, nel pieno della loro gioventù e della loro libertà ed espressione artistica.
Le commoventi parole di Elisa
Alle bellissime foto, la vincitrice del Festival di Sanremo del 2001, ha aggiunto una commovente lettera dedicata a coloro che l’hanno iniziata nel mondo artistico e della musica. Eccola di seguito:
È ancora quasi impossibile accettare che questo Covid vi abbia portati via e ho mille ricordi che sfrecciano nella mente. Zio Franco e zia Dani, mi avete messa su un palco che non avevo ancora quattro anni. Zia, insieme alla mamma e a Felice mi hai aperto una finestra sul palcoscenico, sull’arte, sull’immaginazione, sull’arte della trasformazione.
È stata una fortuna immensa poter essere lì con voi mentre costruivate i vostri spettacoli e assorbire quell’energia creativa e quel senso di potere e di magia che emanavate. (…)
(…) Siete stati un esempio. Eravate l’avanguardia, le possibilità, lo sguardo sul mondo e nella mente creativa, in un Friuli dei primi anni settanta, in una provincia che non ha mai potuto costringervi a essere chi non eravate. (…)
Ma la cosa più preziosa e immortale è il vostro spirito. Esprimersi. Cantare. Ballare. Essere. Vivere. Piangere. Ridere. Questo si tramanda e questo rimane. Per sempre. Continuerò per me stessa, e anche per voi. Come prima e di più. La vita ci racconterà tutti, non le parole. Buon Viaggio nella Luce, Zia Dani e Zio Franco, sarete sempre con noi.