Un mese dalla scomparsa di Kata: le piste e tutte le ipotesi prese in considerazione
Un mese dalla misteriosa scomparsa della piccola Kata: le ipotesi e cosa è emerso dalle indagini
Sono passati esattamente 30 giorni, un lungo mese senza che i familiari hanno notizie della loro piccola Kata. La bambina di 5 anni risulta essere scomparsa e purtroppo nonostante i giorni di ricerche e lavoro, di lei non si hanno notizie, per poterla riportare a casa.
In queste settimane gli inquirenti hanno lavorato giorno e notte per riuscire a rintracciarla. Hanno fatto il possibile per riuscire a trovare una svolta nelle indagini, ma questo ancora non accade.
Kata ha solamente 5 anni e risulta essere scomparsa dal pomeriggio del 10 giugno. La madre per andare a lavoro, aveva affidato lei ed il fratello minore ad uno zio, ma poco dopo esser rientrata si è resa conto che la figlia non c’era più.
Prima di denunciare l’accaduto ha atteso 4 lunghe ore. Gli agenti quando hanno capito la gravità della vicenda, hanno avviato tutte le ricerche del caso, ma al momento non ci sono informazioni utili che possano portare ad una svolta.
Le forze dell’ordine hanno ascoltato gli abitanti di quell’hotel abbandonato, hanno controllato le telecamere della zona ed hanno perlustrato l’albergo diverse volte. Tuttavia, Kata non si trova né viva, né deceduta. Tutti pregano in un lieto fine per lei.
Le ipotesi sulla scomparsa della piccola Kata
In queste settimane le forze dell’ordine hanno preso in considerazione diverse ipotesi. Cosa per esempio quella che l’hanno portata in Romania, oppure che l’hanno rapita per una vendetta nei confronti dei suoi genitori.
Inoltre, si ipotizza anche che possa essere stata portata via per una questione dei racket che gestivano le stanze di quell’hotel abbandonato. Tuttavia, in questi giorni nessuno ha mai chiesto un riscatto ai suoi genitori.
Per questo motivo, nessuno ha informazioni utili che possono portare ad un ritrovamento a breve. La madre ed il padre però, continuano a sperare di poterla riabbracciare. Infatti non si fermano con gli appelli e con le richieste di aiuto.
Hanno chiesto più volte agli inquirenti di essere ascoltati. Hanno raccontato tutto ciò che sapevano e che può aiutare nelle ricerche, ma dopo un lungo mese purtroppo, non si hanno notizie molto utili per trovarla.