Una brutta malattia si è portata via Francesca a soli 26 anni
Francesca ha perso la sua battaglia contro la fibrosi cistica
É di queste ore la triste notizia della prematura scomparsa di Francesca Rossi. La 26enne, infatti, si è spento alle ore 4 di venerdì 16 aprile dopo aver combattuto coraggiosamente con la brutta malattia che da tempo l’affliggeva. La fibrosi cistica, contro cui la giovane ha combattuto valorosamente, l’ha portata via per sempre.
Non ce l’ha fatta Francesca Rossi, la 26enne originaria di Romano, che nella mattina di venerdì 16 aprile si è spenta nel reparto terapia intensiva all’Ospedale di Padova, in cui da alcuni giorni era ricoverata. Francesca, affetta da fibrosi cistica, ha sempre combattuto questa brutta malattia con coraggio, affrontandola anche con il sorriso.
Inutile dire come la scomparsa prematura di Francesca ha fatto sprofondare nel dolore mamma Susan e papà Alessandro. Queste sono state le parole con cui la mamma di Francesca ha voluto ricordare la sua amata figlia:
Nonostante la malattia, la sua voglia di vivere è rimasta immutata fino all’ultimo. Ci ha sempre ripetuto: “Io non mollo.”
Francesca, inoltre, aveva raccontato l’esperienza della brutta malattia che l’affliggeva nel suo libro ‘Il ricordo di una vita’. I funerali della 26enne verranno celebrati nella Chiesa di San Giacomo di Romano martedì alle 10:30.
Fibrosi cistica, tutto quello che c’è da sapere su questa brutta malattia
La fibrosi cistica è una malattia genetica i cui effetti si riversano principalmente sull’apparato respiratorio. La patologia è dovuta all’effetto alterato di un gene che causa la produzione eccessiva di muco denso. Tale muco è responsabile della chiusura dei bronchi, portando all’insorgenza di infezioni respiratorie ripetute. Inoltre ostruisce il pancreas, impendendo agli enzimi pancreatici di raggiungere l’intestino e dunque di processare i cibi.
In Italia la fibrosi cistica è una malattia molto diffusa. Colpisce indipendentemente maschi e femmine. Attualmente non esiste una cura per tale patologia, ma gli effetti combinati di diverse terapie stanno allungando notevolmente l’aspettativa di vita dei pazienti colpiti.