Uniti contro il Coronavirus, l’Italia resta a casa e canta dai balconi l’inno di Mameli
Finalmente tutti gli italiani si uniscono come un unico popolo in un caldo abbraccio (virtuale) nella lotta contro il virus
L’Italia, paese con costanti contrasti e campanilismi, oggi si mostra più unita che mai. Le grandi difficoltà che la nostra Nazione sta affrontando hanno fatto sì che tutte le divergenze venissero abbandonate. Finalmente, tutti gli italiani si uniscono come un unico popolo in un caldo abbraccio (virtuale) per contrastare questo virus.
Gli Italiani, conosciuti per essere ospitali ed accoglienti, si sono dovuti adattare negli ultimi giorni ad uno stravolgimento completo di tutte quelle che erano le loro abitudini. Non è più consentito salutarsi caldamente con abbracci e baci, o anche solo scambiarsi una stretta di mano.
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Non è più permesso neanche mangiare insieme. È risaputo che per noi italiani riunirsi davanti a una tavola imbandita è quasi un rito. Ma soprattutto, non è consentito uscire. Tutti siamo chiusi in casa. Ma tutto questo non può bloccarci nella paura.
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Sono centinaia le testimonianze dell’aria di comunione che si respira in tutti i comuni. Colpiscono in particolare le toccanti immagini che arrivano da Salerno, nel quartiere Europa di Pastena, Circoscrizione Oriente, ex borgo dei pescatori.
Tutti i cittadini si conoscono tra loro e, senza appuntamento, si sono affacciati sui balconi, per sostenersi e ricordare a tutta l’Italia di tenere duro ed essere fieri come sempre.
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Con le luci spente e al chiaro di luna tutti gli abitanti hanno intonato insieme l’inno d’Italia, affacciati dai loro balconi. Un forte gesto simbolico.
Lo spunto per queste manifestazioni è stato preso sicuramente da quanto precedentemente accaduto nella provincia di Wuhan, epicentro dell’epidemia. In molti tra i cittadini cinesi infatti, costretti ad una severissima quarantena, comunicavano solo attraverso i balconi.
Nelle zone di Napoli, precisamente nel comune di San Giorgio a Cremano, vicinissimo al Vesuvio, gli inquilini di un palazzo hanno intonato tutti insieme una canzone tipica. Nel Beneventano invece è andata in scena una delle ormai diffuse tamburellate “tamuriata” contro il virus.
Tutti metodi per sentirci vicini, più forti e meno soli. Quello che non dobbiamo mai dimenticare è che siamo un popolo forte e con migliaia di anni di storia alle spalle e possiamo superare anche questa epidemia.