“Usciva da sola la sera per…” Omicidio Sharon Verzeni, i vicini di casa fanno emergere un’altra verità
In base alle ultime dichiarazioni rilasciate dai vicini, Sharon Verzeni aveva preso l'abitudine di uscire da sola la sera tardi per fare lunghe passeggiate. Abitudine ignorata dalla famiglia
Continuano senza sosta le indagini intorno al misterioso caso dell’omicidio di Sharon Verzeni, la 33enne uccisa a coltellate lo scorso 29 luglio a Terno d’Isola, in provincia di Bergamo.
Stando a quanto è emerso dai racconti rilasciati da alcuni vicini di casa della barista, Sharon aveva preso l’abitudine di uscire di casa da sola a tarda notte. Era dunque solita incamminarsi per le vie del paese e concedersi lunghe passeggiate. Un’abitudine acquisita a partire dallo scorso inverno, così come hanno dichiarato i vicini di casa ai carabinieri del comando provinciale.
L’abitudine consolidata di Sharon Verzeni
Era da tempo che Sharon Verzeni si concedeva lunghe passeggiate nel paese a tarda notte. La ragazza infatti è stata vista incamminarsi anche dopo le undici di sera.
La 33enne avrebbe accolto il suggerimento fattole del suo dietologo di intraprendere frequenti camminate per mantenersi in forma. Suggerimento messo in atto anche in vista del suo matrimonio previsto per il 2025 col compagno 37enne Sergio Ruocco.
Un’abitudine però che a detta dei genitori della ragazza e dello stesso fidanzato nessuno conosceva. Lo stesso Ruocco ha sostenuto che se lo avesse solo immaginato non l’avrebbe mai lasciata andare da sola a quell’ora.
Le indagini sull’omicidio continuano da oltre un mese
Sono trascorse ormai quattro settimane da quella terribile notte in cui ha perso tragicamente la vita la giovane Sharon Verzeni, uccisa a morte da quattro coltellate.
Al momento, nonostante le indagini serrate, si ignora sia l’identità del killer che il movente. I carabinieri, coordinati dal sostituto procuratore Emanuele Marchisio, in tutto questo tempo hanno ascoltato oltre cento persone “informate sui fatti” e visionato centinaia di ore di filmati delle telecamere. Il nodo cruciale delle indagini consiste nel fatto che l’esatto punto in cui è stata accoltellata Sharon non fosse coperto da alcuna telecamera di sorveglianza.
In attesa dei risultati degli esami eseguiti dal Ris di Parma sugli abiti indossati dalla vittima, gli inquirenti continuano a raccogliere testimonianze utili ai fini delle indagini. I genitori di Sharon e il suo fidanzato sono stati più volte convocati in caserma ed ascoltati dagli inquirenti.
Nei prossimi giorni, è prevista inoltre la convocazione di alcuni residenti della zona al fine di indagare nel dettaglio su tutti i legami stretti dalla giovane.