Vacanze estive, l’intervista del 10 maggio a Giuseppe Conte: “quest’estate non staremo al balcone”
Giuseppe Conte e l'intervista del 10 maggio: "per le vacanze estive potremmo andare al mare e in montagna"
Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è stato intervistato dalla testata giornalistica Il Corriere della Sera e tra gli argomenti trattati, ha parlato delle vacanze estive. Alla domanda su quando gli italiani potranno uscire fuori regione ed iniziare a programmare le vacanze per l’estate, il Premier ha risposto:
“Quest’estate non staremo al balcone e la bellezza dell’Italia non rimarrà in quarantena. Potremmo andare al mare, in montagna, godere delle nostre città. E sarebbe bene che gli italiani trascorressero le ferie in Italia, anche se lo faremo in modo diverso, con regole e cautele. Attendiamo l’evoluzione del quadro epidemiologico per fornire indicazioni precise su date e programmazione”.
Durante l’intervista, il Capo del Governo ha spiegato che i mesi che si andranno ad affrontare adesso, saranno molto difficili, poiché ci sarà una brutta caduta del Pil e le conseguenze economiche si faranno sentire. Nonostante questo ha assicurato che il Governo ce la metterà tutta, per sostenere quanto più possibile il suo paese.
Il Premier ha però fatto notare, quando gli è stato domandato cosa pensasse sulle immagini dei Navigli, che quelli sono comportamenti molto gravi e che se le persone non rispetteranno il distanziamento sociale, potrebbero scoppiare nuovi focolai, che costringeranno il Governo a tornare ad un lockdown:
“Ma ho fiducia che continuerà a prevalere il buon senso degli italiani”, ha commentato Giuseppe Conte.
Riguardo la scuola a settembre, il Premier non ha fatto trapelare nulla di più di quanto aveva già fatto la ministra Azzolina. Stanno lavorando ad un protocollo, per far rientrare gli studenti in piena sicurezza.
Tra gli argomenti affrontati, c’è stata anche la riapertura anticipata di bar ristoranti, estetiste e parrucchieri, poiché nei giorni scorsi, il Premier ha dato speranze ai lavoratori e anche ai clienti. Il Capo del Governo ha spiegato nuovamente che questo dipenderà dagli ultimi monitoraggi e quindi dalla curva dell’epidemia. Se verrà mostrato che la situazione è sotto controllo, il Governo potrà concordarsi con le regioni e stabilire le anticipazioni, naturalmente sempre nel pieno della sicurezza, sia per i lavoratori che per i clienti.
Infine, Giuseppe Conte, alla domanda se ci siano errori che non rifarebbe, ha risposto:
“Le vittime sono una ferita che ci porteremo dietro per sempre, purtroppo, come tanti altri Paesi. Abbiamo sempre agito in scienza e coscienza, ponderando tutte le decisioni. Non saprei dire una scelta che non rifarei”.