Valanga sulla Marmolada, cadaveri irriconoscibili e straziati: le parole dei soccorritori
Si poteva evitare questa immane tragedia?
Nella valanga sulla Marmolada i cadaveri irriconoscibili e straziati rendono difficile il riconoscimento delle vittime dell’immagine tragedia. I soccorritori non hanno parole per descrivere lo strazio di quei corpi martoriati dal ghiaccio. Mentre i residenti locali dicono che da giorni c’erano i segnali di qualcosa che poteva succedere. E nessuno ha fatto niente.
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Come l’esplosione di una bomba, che ha frantumato il ghiaccio e i sassi travolgendo per due chilometri ogni cosa. Almeno 2, se non 3, cordate di alpinisti che stavano salendo la montagna sull’itinerario Punta Rocca sono stati travolti da quella che è stata una vera e propria deflagrazione.
Al momento si parla di sei morti accertati, 14 feriti (due dei quali in gravi condizioni) e sedici dispersi. Decine di testimoni hanno assistito impotenti al crollo del seracco che si è staccato proprio vicino al rifugio Capanna Punta Penia. Ghiaccio e sassi hanno travolto ogni cosa.
Michele Carpuso, tenente colonnello del Reparto Operativo dei carabinieri di Trento, spiega:
Sarà molto difficile risalire alla loro identità, è stata una carneficina. I corpi martoriati dal ghiaccio e dai detriti sono irriconoscibili. Molti erano senza documenti e poi dovremo procedere con il riconoscimento da parte delle famiglie. Inoltre, non siamo ancora in grado di accertare il numero dei dispersi, la situazione è drammatica.
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Valanga sulla Marmolada, cadaveri irriconoscibili e straziati: una tragedia che si poteva evitare?
Carlo Budel, titolare del rifugio, parla di una tragedia annunciata:
È il giorno più brutto della mia vita. Siamo di fronte a una tragedia annunciata. È da giorni che sotto il ghiacciaio sento scorre dei veri e propri torrenti d’acqua: la Marmolada andava chiusa. Le alte temperature di queste settimane ne hanno seriamente compromesso l’accesso. E oggi ne abbiamo avuto la prova: un dramma accaduto peraltro di domenica alle 14, nel giorno-orario di punta assoluto. Basta, me ne voglio andare.
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L’uomo nella giornata della tragedia ha accolto nel suo rifugio molte delle vittime e dei dispersi:
Alcune le conoscevo. Una era mio amico, una guida alpina di Padova. Sono sconvolto. Mollo tutto.