Venezia, i funerali di Michele Bitca: il bimbo morto a 2 anni dopo aver ingerito una vite
Sono stati celebrati i funerali del piccolo Michele Bitca: i genitori hanno voluto fare un ultimo gesto d'amore
Lacrime, dolore e commozione, hanno accompagnato nell’ultimo saluto, il piccolo Michele Bitca di Zelarino, in provincia di Venezia. Nella giornata di ieri, giovedì 4 giugno sono stati celebrati i suoi funerali e in molti hanno voluto partecipare, per stare vicino ai suoi genitori. Ha lottato per cinque lunghi giorni, ma alla fine per lui non c’è stato nulla da fare.
L’intera comunità si è stretta vicino alla famiglia, in questo momento così difficile e doloroso. Il rito funebre è stato celebrato nella chiesa ortodossa accanto all’ospedale Umberto I, a Mestre.
È stato proprio il papà Anatolie, sacerdote ortodosso e protopresbiterio del I vicariato arcivescovile, ad accompagnare la bara del piccolo, durante il funerale.
Michele Bitca, lo scorso lunedì, mentre era nel giardino della sua abitazione, ha ingoiato una vite di metallo che si è bloccata nella sua trachea. Sono strati proprio i genitori a lanciare l’allarme, poiché aveva perso i sensi.
Sul posto è stato chiesto l’intervento tempestivo del 118, che è arrivato in pochi minuti. Il piccolo era stato colpito da un arresto cardiaco e i soccorritori, quando hanno provato ad intubarlo, hanno notato che aveva qualcosa che impediva il passaggio dell’ossigeno.
È stato proprio in quel momento, che hanno capito che aveva ingerito una vite di metallo e che era rimasta incastrata nella trachea. Grazie al massaggio cardiaco, sono riusciti a farla risalire ed a portarlo d’urgenza in ospedale.
Subito dopo è stato trasferito al reparto di Rianimazione Pediatrica di Padova. Il bimbo ha lottato per 5 giorni e i medici, hanno cercato di fare il possibile per salvarlo. Però, la sua situazione era molto grave e nella giornata di venerdì 29 maggio, il suo cuore ha cessato di battere per sempre.
I genitori hanno deciso di voler compiere un ultimo gesto d’amore subito dopo il suo decesso.
Hanno scelto di donare i suoi organi, per permettere di vivere ad altri bambini, che ne avevano bisogno.