Vercelli, Tiziana Scarcella è morta a 45 anni dopo 6 ore di attesa in pronto soccorso
Vercelli, si presenta in ospedale con dolori addominali e brividi, ma Tiziana Scarcella muore dopo 6 ore di attesa
La stessa Procura della zona ha deciso di aprire un’inchiesta sulla morte di una giovane donna di 45 anni, chiamata Tiziana Scarcella. I suoi familiari hanno voluto sporgere denuncia per capire se la sua perdita si sarebbe potuta evitare e se i medici abbiano fatto il possibile.
Una notizia che ha sconvolto migliaia di persone, soprattutto perché la ragazza era molto conosciuta grazie al suo lavoro da barista. Aveva lavorato in diverse attività della zona.
Stando alle informazioni rese note da alcuni media locali, la tragedia si è consumata lo scorso 29 luglio. Era residente nel comune di Moncrivello, in provincia di Vercelli.
Dal racconto dei suoi familiari intorno alle 15 dello stesso giorno si era recata in ospedale per dolori addominali e brividi. I dottori le hanno fatto le analisi ed il tampone, ma solo alle 21 l’hanno sottoposta ad una visita.
Tuttavia, in quel momento le condizioni della donna erano peggiorate ulteriormente. Infatti alla fine non hanno potuto far altro che constatare il suo decesso. I dottori non sono riusciti a salvarle la vita.
I familiari adesso vogliono che sia fatta chiarezza vista la perdita che hanno subito. Hanno presentato una denuncia e la stessa Procura ha deciso di avviare un’inchiesta. Ora sarà solo l’autopsia prevista nei prossimi giorni a chiarire la causa dietro la sua morte e se si sarebbe potuta salvare.
Morte Tiziana Scarcella: il precedente intervento e il post del compagno
Lo scorso 2 maggio, la giovane era stata sottoposta ad un delicato intervento alla gamba. Aveva riportato la rottura di tibia e perone, dopo la caduta da una scala. Però visto che aveva problemi con la calcificazione, i medici l’hanno sottoposta ad un’altra operazione.
Nel referto, lo staff ospedaliero ha scritto che è deceduta per un infarto polmonare provocato da un coagulo di sangue. Però i familiari chiedono che venga fuori la verità. Il compagno, in un post sui social, ha scritto:
Ti faremo giustizia amore mio… Finché vivo… Non te la meritavi questa triste fine. Eri piena di vita e energia. Donavi un raggio di sole a tutti quelli che ti amavano. Della gamba lo sapevamo, ma il punto è quello che ti è stato fatto in quelle sei ore di attesa al pronto soccorso, dalle 15 alle 21.