Vigevano, dopo più di 2 mesi Sara Lemlem è stata ritrovata senza vita
Vigevano, ritrovato il corpo senza vita di Sara Lemlem, era scomparsa da più di 2 mesi
Era scomparsa il 4 dicembre e per più di 2 mesi nessuno ha avuto notizie di Sara Lemlem, una donna di circa 40 anni. Lo scorso mercoledì 9 febbraio, un gruppo di operai ha ritrovato il suo corpo ormai senza vita all’interno di un vano ascensore in un palazzo in costruzione.
Gli inquirenti ora sono al lavoro per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto. Di conseguenza, non possono escludere nessuna ipotesi.
Questa donna di origini etiopi, si era trasferita in Italia 3 anni fa. In un sito d’incontri aveva conosciuto il compagno Corrado Mannato.
Nella giornata del 4 dicembre i due hanno avuto una discussione e Sara, era uscita di casa sbattendo la porta dietro di sé. Aveva lasciato la borsa con il telefono ed i suoi documenti nella sua abitazione.
Il compagno ha provato a cercarla in tutta la città la sera stessa, ma non avendo sue notizie, ha deciso di allertare le forze dell’ordine. Gli agenti hanno provato a cercarla, ma visto che della donna non c’erano tracce, avevano classificato il caso come un allontanamento volontario.
Il tragico epilogo è arrivato lo scorso 9 febbraio. Alcuni operai hanno trovato il corpo senza vita di Sara, che era in un vano ascensore di un palazzo, proprio vicino la sua abitazione. Solo l’autopsia potrà dare delle risposte concrete sull’accaduto. Gli agenti stanno prendendo in considerazione diverse ipotesi.
Il passato di Sara Lemlem e le parole del compagno
La donna era olandese, ma era di origini etiopi. Si era trasferita in Italia 3 anni fa, dopo aver conosciuto il compagno su un sito d’incontri. Tuttavia, quando è andata via dalla sua vecchia città, è sparita all’improvviso ed ha lasciato anche dei debiti. Corrado Mannato in un’intervista con la trasmissione Iceberg, ha dichiarato:
Quella sera avevamo discusso, ma assolutamente non è stato un litigio violento. Non era mai accaduto che sparisse, era una novità per me.
Io non sono ancora certo dell’identificazione. Sono in attesa di essere convocato dai carabinieri un’altra volta. Gli agenti pensavano ad un allontanamento volontario.