Vigevano: peruviano uccide a percosse il cognato, poi si da alla fuga
La Polizia di Vigevano ha fermato l'assassino in uno scantinato di un altro connazionale, dove si era nascosto per sfuggire ai controlli
Un dramma assoluto a Vigevano, in provincia di Pavia, dove giovedì notte si è consumato un delitto efferato e i protagonisti, assassino e vittima, sarebbero due immigrati clandestini di 35 e 28 anni provenienti dal Perù. Il primo avrebbe tolto la vita a calci e pugni a al secondo, colpevole di aver picchiato la sua fidanzata e sorella dell’assassino. Rintracciato poco dopo dalla Polizia, si trova ora agli arresti.
La vicenda risalirebbe alle 22:00 circa di giovedì sera. Mario Arteaga Rodriguez, 35 anni, peruviano in Italia senza regolare documenti, avrebbe aggredito un suo connazionale, Angel Albaredo Mejla, 28 anni, fidanzato con sua sorella.
Stando a quanto riportato, sembrerebbe che Angel stesse litigando con la sua fidanzata e l’avrebbe anche picchiata.
In quel momento Rodriguez sarebbe intervenuto in difesa di sua sorella, massacrando a calci e pugni il 28enne fino a togliergli la vita.
A quanto pare i due erano in evidente stato di alterazione per via dell’alcool assunto nelle ore precedenti e la situazione sarebbe degenerata fino alla tragedia suddetta.
Tra i due non correva buon sangue. Infatti, le indagini riportano che già in passato i due erano arrivati alle maniere forti, con Rodriguez che aveva aggredito Alberedo con un coltello, per poi dileguarsi nel nulla prima che arrivassero le forze dell’ordine.
La Polizia di Vigevano ha fermato l’assassino
Quello di darsi alla fuga era l’obiettivo del 35enne peruviano anche questa volta.
Le forze dell’ordine di Vigevano, però, hanno iniziato una vera e propria caccia all’uomo che ha dato i suoi frutti in poche ore.
Gli uomini della squadra investigativa, coordinata dal vicequestore Rossana Bozzi, hanno raccolto le testimonianze e iniziato a chiudere il cerchio delle conoscenze del 35enne.
La stessa notte tra giovedì e venerdì lo hanno rintracciato mentre dormiva nello scantinato di un suo connazionale a cui aveva chiesto aiuto per la fuga. Al momento dell’arresto da parte degli agenti di Polizia non ha opposto resistenza. Le accuse per lui sono di omicidio volontario.
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