Viviana Parisi, esami sull’auto: Gioele sarebbe morto a causa dell’incidente
Sono stati seguiti gli esami sull'auto di Viviana Parisi, Gioele sarebbe morto a causa dell'incidente. È svolta nel giallo di Caronia.
Sono stati eseguiti gli esami sull’auto di Viviana Parisi, il piccolo Gioele sarebbe morto a causa dell’incidente.
È svolta nel caso della morte della dj siciliana e di suo figlio di 4 anni.
Effettuati gli esami sulle sei tracce biologiche prelevate dall’auto di Viviana
La polizia scientifica di Palermo ha effettuato degli accertamenti irripetibili di tipo biologico sull’Opel Corsa di Viviana Parisi.
A disporre gli esami è stato il Procuratore di Patti Angelo Vittorio Cavallo e i risultati fanno avvalere la tesi che Gioele possa essere rimasto ferito nell’incidente stradale sulla A20 Messina – Palermo.
Gli esperti si stanno accertando di che tipo di tracce biologiche si tratta e, soprattutto, se sono recenti. La Procura ipotizza che la causa della morte sia dovuta all’incidente stradale in cui il piccolo, senza cintura allacciata al seggiolino, si sarebbe ferito gravemente battendo la testa.
Con molta probabilità il piccolo sarebbe deceduto poco dopo, nel bosco, durante la fuga della madre che per disperazione, si sarebbe tolta la vita lanciandosi dal traliccio. Gli esperti stanno lavorando su questa ipotesi ma non escludono ancora altre piste.
I risultati dell’autopsia sul piccolo Gioele
È stata effettuata l’autopsia sui resti del piccolo Gioele nel Policlinico di Messina e, come apprende l’Adnkronos, nel suo corpicino sono state individuate delle pietruzze che saranno utili ai periti per stabilire il luogo e il giorno della morte del bambino.
Daniele Sapienza, medico legale della task force di esperti che ha partecipato all’autopsia sul piccolo, ha dichiarato:
“La tac sui resti del piccolo Gioele è servita per effettuare dei rilievi antropometrici, per correlare il soggetto all’età anagrafica, sesso, e quanto utile per fare i rilievi antropologici. E quindi, all’identificazione”.
Ed ha aggiunto:
“Poi andiamo a vedere se ci sono segni di lesività macroscopica su questi resti e infine vediamo di determinare l’epoca della morte”.
Le dure parole del legale della famiglia Mondello
L’avvocato Claudio Mondello, cugino e legale del padre di Gioele, ha affermato:
“Mi chiedo come sia possibile che nessuno, non solo di coloro che si sono adoperati per le ricerche, ma anche degli abitanti del luogo, non abbia percepito questo cattivo odore. Eppure è una zona con una certa densità abitativa. Anche il cadavere di Viviana era a 15-20 metri da una proprietà recintata – aggiunge – è impossibile che nessuno abbia visto, anzi sentito, alcunché”.
Per l’avvocato il corpo del bambino è stato “verosimilmente trascinato nel luogo dove poi è stato ritrovato“. Sull’ipotesi dell’omicidio-suicidio ha voluto ricordare che “la presunzione di innocenza nel nostro ordinamento deve valere per tutti“.