Viviana Parisi, finalmente i testimoni dall’accento settentrionale parlano: “Gioele era vivo”
Si sono finalmente fatti avanti i testimoni dall'accento settentrionale che per ultimi hanno visto Viviana Parisi e il piccolo Gioele: le loro dichiarazioni
Finalmente si sono fatti vivi la coppia di testimoni con l’accento settentrionale che per ultimi hanno visto Viviana Parisi e il piccolo Gioele. La coppia, qualche giorno fa, si è recata in un commissariato delle loro parti per raccontare quanto visto.
Sembra che non avessero capito che gli appelli fossero rivolti proprio a loro. Per il pm la teste è attendibile. Il procuratore ha spiegato “avevano dei dubbi se fossero proprio loro, ma quando è stata diffusa la loro descrizione hanno capito che era quello l’incidete e si sono presentati”.
“Gioele era vivo, in braccio alla madre, in posizione verticale e senza alcuna ferita. Inoltre, la donna camminava in modo veloce, ma non correva. Nei confronti del piccolo Gioele aveva un atteggiamento protettivo, ma si continua a non escludere alcuna ipotesi” prosegue Angelo Cavallo, procuratore di Patti.
La stessa versione è stata infatti riportata subito dopo l’incidente dalla stessa coppia del Nord ai passanti, ma poi si erano allontanati tornando a casa. Inoltre, nell’auto di Viviana Parisi, non sono state trovate tracce di sangue che facciano pensare che il piccolo sia rimasto ferito.
“Alla luce delle testimonianza e delle riprese video in nostro possesso riteniamo che Viviana Parisi non fosse seguita. Poi per carità.. Ogni giorno aggiungiamo una tessera in più in questa storia. Al momento è ragionevolmente da escludere.” conclude Angelo Cavallo
I genitori di Viviana Parisi vogliono cercarla da sola
Al momento, la priorità è trovare il corpo del piccolo. Le speranze di trovarlo in vita o che sia stato dato a qualcuno sono davvero poche. Ora, i genitori della donna, vogliono proseguire le ricerche in modo autonomo. Hanno chiesto di poter vedere le foto del corpo della figlia per riconoscerne l’identità, anche se per gli inquirenti non è necessario.
L’avvocato della famiglia ha spiegato: “Se la testimonianza di chi ha visto Gioele vivo e accanto alla madre è veritiera, allora il discorso dell’incidente assume contorni diversi. Bisogna ricostruire i momenti successivi e cercare la verità in un altro luogo.”
Gli inquirenti hanno spiegato che, dai riscontri, in particolare la fede e i vestiti, erano sicuri si trattasse di Viviana e che non era il caso e non era possibile visionare le foto. Tuttavia hanno permesso ai genitori di fare delle ricerche autonomamente.