“Volevano dare una mano” Emergenza maltempo, si apre una voragine, il bilancio è drammatico per padre e figlio

Trovato il corpo di un uomo nel Vicentino dopo che papà e figlio sono stati travolti dalla piena del torrente Agno, continuano le ricerche per il secondo disperso.

Le recenti condizioni meteorologiche avverse hanno portato al ritrovamento del corpo di uno dei due dispersi nel Vicentino. La tragedia ha coinvolto un padre e un figlio, travolti dalla furia del torrente mentre si trovavano nelle vicinanze di Valdagno. Le operazioni di ricerca da parte dei vigili del fuoco sul torrente Agno continuano, ma le speranze di ritrovare il secondo disperso vivo si stanno affievolendo.

Il maltempo ha avuto un impatto devastante su diverse aree del Nord-Ovest, creando situazioni di emergenza e difficoltà per molte comunità.

Dispersi a Valdagno

Secondo quanto riportato dal Giornale di Vicenza, l’incidente è avvenuto quando l’auto di padre e figlio è stata inghiottita da una voragine aperta a Ponte dei Nori. I due stavano collaborando con la protezione civile per gestire l’emergenza maltempo quando, improvvisamente, sono scomparsi dalla vista di chi era presente. Le indagini condotte dai carabinieri hanno confermato che le telecamere di sorveglianza hanno immortalato il momento in cui il loro veicolo è stato risucchiato dalla piena del torrente.

Le ricerche, attualmente in corso, sono caratterizzate da un forte impegno da parte delle forze del soccorso, che si muovono contro il tempo nella speranza di portare a termine la missione di salvataggio. Ogni minuto è cruciale in una situazione del genere, e le squadre di vigili del fuoco sono equipaggiate con strumenti e tecnologie moderne per facilitare le operazioni di ricerca.

I danni del maltempo nel Nord-Ovest

Le condizioni meteorologiche avverse hanno causato danni significativi in Piemonte, con le autorità regionali che hanno diffuso un primo elenco delle aree più colpite. In particolare, il Verbano-Cusio-Ossola ha registrato gravi criticità dovute a frane, smottamenti e valanghe, soprattutto nelle zone montane e vallive. La Valle Anzasca, il Biellese, il Vercellese, le valli di Lanzo e Susa, così come il Canavese e il Pinerolese, sono tra le località maggiormente interessate da questi eventi estremi.

Le intense piogge hanno provocato l’esondazione di corsi d’acqua secondari e il distacco di masse di neve, mettendo a rischio la viabilità e la sicurezza delle infrastrutture. Si sono registrate evacuazioni in diversi comuni e interruzioni nei collegamenti viari e ferroviari, creando disagi per la popolazione locale. In provincia di Vercelli, i fenomeni di dissesto idrogeologico hanno portato a frane che hanno colpito aree abitate, generando situazioni di emergenza.

In provincia di Torino, le conseguenze del maltempo hanno incluso allagamenti e frane, compromettendo la viabilità e isolando alcuni centri abitati, come Ivrea e Rubiana. La rete idrica e fognaria ha subito disservizi, e l’esondazione della Dora Baltea ha causato gravi allagamenti, impattando anche sulla rete autostradale e ferroviaria.

Chi è la vittima del maltempo nel Torinese

Giuseppe Bracco, un pensionato di 92 anni, è stato trovato morto nella sua abitazione dai vigili del fuoco durante un intervento a Monteu da Po, nel Torinese, a causa dell’esondazione del rio Della Valle. Bracco era conosciuto come un falegname di lunga data nella comunità locale. Le prime indagini suggeriscono che la causa del decesso sia stata l’annegamento. Nella stessa area, i carabinieri hanno soccorso un’altra anziana che era rimasta bloccata in casa a causa dell’innalzamento del livello delle acque.

La situazione rimane critica e le autorità continuano a monitorare gli sviluppi, con particolare attenzione per la sicurezza dei residenti e la gestione delle emergenze in corso.