Anoressia, la nuova proposta di legge
Nei casi più gravi, potrebbe essere richiesto il trattamento sanitario obbligatorio.
Una nuova proposta di legge spera di combattere l’anoressia anche nel nostro paese: è stata depositata dalla deputata PD Sara Moretto e riguarda i disturbi di tipo alimentare: per fermare questa malattia, che purtroppo colpisce sempre più ragazzi e può anche uccidere, l’idea è quella di imporre il trattamento sanitario obbligatorio nei casi più gravi, obbligando di fatto i pazienti al nutrimento e alle cure psicologiche, anche se loro non vogliono.
La sua proposta vuole salvare tantissime vite, dal momento che le persone affette da anoressia hanno una mortalità tra le 5 e le 10 volte maggiore rispetto ai loro coetanei che non ne soffrono. Spesso, poi, la malattia viene scoperta troppo tardi e chi ne soffre fa di tutto per nascondere il disturbo alla vista dei propri cari.
“Il trattamento sanitario obbligatorio per i pazienti affetti da disturbi alimentari e in pericolo di vita è un tema delicato e indispensabile da affrontare. Il Tso si applica ai problemi psichiatrici. La bulimia e l’anoressia nervosa sono disturbi psichiatrici, ma non c’è una norma che obbliga i pazienti maggiorenni ad accettare la nutrizione obbligatoria, se la rifiutano. C’è un buco normativo. A volte i medici intervengono in autonomia, ma altre volte molte ragazze non accettano le cure e si lasciano morire lentamente. In altri casi decidono di suicidarsi“.
Queste le parole del deputato: oltre al trattamento sanitario obbligatorio, però, deve essere istituito anche un circuito di supporto e aiuto alle famiglie.
Fonte foto: Devianart