Botulino: uso e abuso
Alla scoperta di un batterio diventato amico (o nemico) della bellezza
C’è chi osanna gli effetti di questa ”miracolosa” iniezione di giovinezza, chi pensa che sia il più avvilente effetto di una dilagante omologazione, ritratto di una società che impone un concetto standardizzato di bellezza, svuotato dei segni del tempo, dove la maturità non è contemplata.
Il botulino è una tossina purificata, privata delle impurità, che interviene a livello delle giunzioni sinaptiche neuromuscolari, (dove i nervi si congiungono con i muscoli per trasmettere l’impulso nervoso che fa muovere il muscolo), che iniettata in zone mirate del viso blocca la contrazione del muscolo, distendendo segni del tempo o distintive rughe d’espressione (legate alla propria mimica o ad un mero fattore ereditario).
Ciò che rende funzionale e richiesto questo (costoso) trattamento è il dono di apparire immediatamente più giovani, o fresche, per prendere in prestito un termine spesso utilizzato dai chirurghi estetici.
Il botox viene eseguito oltretutto in tempi abbastanza brevi, in ambulatorio, senza dover praticare anestesia, iniettato sottopelle con micro aghi molto sottili.
Ricorrere al botulino può dunque significare avere un viso dai tratti distesi, ma potrebbe anche comportare la perdita dell’espressività del viso (cosa comune a molte celebs).
Occorre sottolineare come non sia certamente tutto oro ciò che luccica, ma al tempo stesso esistano importanti risvolti terapeutici nell’uso del botox.
Distinguiamo due usi della tossina botulinica, insieme a quello cosmetico che ormai tutti conosciamo, un uso terapeutico volto principalmente alla cura di:
– Dolore al collo e problemi cervicali (distonia cervicale)
– Strabismo
– Blefarospasma (che consiste nella chiusura forzata e a intermittenza delle palpebre)
– Iperidrosi (sudorazione eccessiva di mani e ascelle) in cui il botox agisce indebolendo non i muscoli ma le ghiandole sudoripare
– Emicrania cronica
– Nel trattamento del vaginismo
Occorre ricordare che il botulino è un potente veleno prodotto dal batterio Clostridium botulinum, detto per l’appunto botulino, e il suo uso non solo non è privo di effetti collaterali, ma presenta numerosi rischi e fattori di rigetto, come ad esempio il botulismo, che avviene quando la tossina botulinica si diffonde nelle altre parti del corpo. Il rischio che la tossina possa migrare in realtà è abbastanza elevato, nonostante venga sempre più declamata l’ampia tollerabilità del farmaco e l’estrema sicurezza se praticato in centri specializzati.
Indipendentemente da chi la inietta è assodato che la tossina botulinica è una sostanza dannosa di per sé per il sistema nervoso.
Non di rado sono stati riscontrati problemi alla vista, respiratori, fotofobia, edemi, forti dolori nella zona trattata, fenomeni infiammatori della pelle (prurito, rossori) e ancora mal di testa e momentanea debolezza muscolare.
Tutti rischi collaterali cui si va incontro con la consapevolezza che gli effetti del botox sono tanto immediati quanto effimeri, visto e considerato che la durata dei suoi risultati si aggira sui 6 mesi, motivo per cui i trattamenti andrebbero periodicamente ripetuti.
Se l’idea del rischio non vi spaventa sappiate tuttavia che esistono molteplici trattamenti che garantiscono risultati più naturali e sicuri come iniezioni di acido ialuronico, presente già nei tessuti connettivi, che conferisce idratazione e tonicità, e ancora filler, peeling chimici, ed integratori orali.
Sicuramente esiste una vasta letteratura a scientifica pronta a documentare l’assoluta efficacia e sicurezza del botulino, supportata anche dall’interesse delle grandi aziende farmaceutiche, tuttavia resta da capire quanto questo miracoloso farmaco sia o meno un alleato della nostra bellezza e non prometta invece fatue illusioni .
L’espressione dell’attrice Anna Magnani “lasciatemi le mie rughe: ci ho messo una vita per averle” entrò nella storia, come manifesto di una naturalezza carismatica, in antitesi con gli stereotipi di bellezza imperanti, già avanti con le proprie intuizioni negli anni ’50.
Favorevoli o contrari all’uso del botulino si dovrebbe promuovere e promulgare una più serena convivenza con il proprio corpo, facendo, come la Magnani, della particolarità non un difetto ma un punto di forza, optando per il ritorno della moda più bella: l’unicità.
foto credits: medicalbeautymilano.it; euroregionenews.eu ;