Come funziona l’inemuri, l’efficace tecnica del sonno giapponese
Non è un semplice riposino, ma è molto di più...
Si chiama Inemuri ed è una tecnica giapponese per riposarsi. Loro, a quanto pare, non fanno il classico pisolino che amiamo fare noi occidentali dopo pranzo (magari avere ancora il tempo di farlo!) e non dormono nemmeno, ma si riposano in maniera molto particolare. Loro fanno “inemuri“: è una pratica molto diffusa, che consiste nell’addormentarsi in pubblico, senza mai però essere estraniati da quello che li circonda. Si addormentano sui mezzi pubblici, ma anche a scuola o durante una conferenza.
In Giappone è assolutamente normale, forse proprio perché i loro ritmi di lavoro sono davvero allucinanti e cercano di riposarsi quando possono. Anzi, dormire in pubblico è una cosa onorevole, perché vuol dire che si è stanchi perché il lavoro ci ha tolto tutte le energie.
La dottoressa Brigitte Steger, Senior Lecturer in Modern Japanese Studies della University of Cambridge, ci spiega perché l’inemuri è utile e funzionale:
“L’inemuri non è considerato affatto dormire. Viene visto diversamente dal dormire e anche dallo schiacciare un pisolino. Che senso potremmo dargli? Un indizio si trova nella parola, composta da due parti: ‘I’ che significa ‘essere presente’ in una situazione e ‘nemuri’ che significa ‘dormire‘”.
Quindi si dorme, ma al tempo stesso si è presenti in quel momento e in quel luogo.
“Nonostante la persona sia mentalmente lontana, può tornare, appena richiesto, nella momento sociale che sta vivendo“.
Attenzione, però, perché per i giapponesi l’inemuri non è un pisolino, ma un’assenza temporanea dal corpo dopo aver lavorato o studiato tanto!