Come smettere di fumare?
Come smettere di fumare facilmente e velocemente? C'è un test che ci aiuta!
Come smettere di fumare? Non è facile. Lo sappiamo. E lo sa chiunque abbia tentato di smettere con il vizio delle bionde ricadendo poi nella tentazione di accendersi una sigaretta di tanto in tanto. La nicotina crea una dipendenza dalla quale è difficile uscire e ci sono tanti metodi e libri che spiegano come smettere di fumare facilmente e velocemente, anche se poi i casi di successo riguardano modalità cucite ad hoc sulla persona. Perché non siamo tutti uguali, nemmeno di fronte a un vizio. Adesso, però, arriva un test per smettere di fumare.
L’Azienda Ospedaliera Universitaria di Pisa, in occasione del XIX Congresso Nazionale della Società Italiana di Pneumologia (SIP) di Venezia ha svelato i risultati di uno studio che ha cercato di analizzare il legame tra la velocità del metabolismo della nicotina e il grado di dipendenza dal fumo. Da qui il passo verso un test sulla saliva o del sangue per aiutare a smettere di fumare è veloce.
Come smettere di fumare con un test
In pratica lo studio ha in mente di mettere a punto un test per poter cronometrare il metabolismo della nicotina in ogni individuo, per trovare così la modalità più giusta per aiutare le persone che vogliono smettere di fumare. La ricerca è stata condotta su più di 100 fumatori italiani scoprendo che con un metabolismo della nicotina più rapido si ha un rischio di dipendenza minore.
Stefano Nardini, presidente della SIP, ha spiegato: “Il tentativo di smettere di fumare fallisce nell’80% dei casi; a oggi inoltre non esistono indicazioni su quale farmaco ‘anti-fumo’ sia da considerarsi più efficace, né è chiaro quali fumatori possano trarre maggiori benefici da uno o dall’altro trattamento. Lo studio della velocità di smaltimento della nicotina attraverso un test sul sangue o sulla saliva potrebbe rivelarsi perciò un metodo relativamente semplice per individuare coloro per i quali è più difficile smettere a causa di una dipendenza più marcata, così da intervenire in maniera più incisiva“.