La dieta del gruppo sanguigno
La dieta del dottor Piero Mozzi combina gruppo sanguigno e cibi da mangiare e di quelli da evitare. Vi spieghiamo come si fa
Dimmi che gruppo sanguigno hai e la dieta è servita. No, non stiamo scherzando: la dieta del gruppo sanguigno è arrivata anche in Italia e da qualche mese fa molto parlare di sé. Recuperata da una dieta inventata negli Stati Uniti nei lontani anni Cinquanta, il dottor Pietro Mozzi l’ha praticamente ricucita addosso agli italiani e alle nostre abitudini alimentari, facendone un libro, il famoso “La dieta del dottor Mozzi. Gruppi sanguigni e combinazioni alimentari” (Coop Mogliazze ed, 2014).
Come nasce la dieta del gruppo sanguigno
La dieta nasce nel 1957 dall’illuminazione del naturopata James D’Adamo che non pensò a una dieta nel significato più stretto del termini, piuttosto a un regime alimentare che tenesse conto della correlazione tra cibo e sistema immunitario. D’Adamo sosteneva che il cibo fresco, stagionale e tradizionale migliora la qualità della propria vita in modo naturale. “Le abitudini alimentari sono il fattore che influisce maggiormente sul sistema immunitario. Per stare bene è necessario individuare e modificare quelle che risultano dannose per il nostro organismo, ascoltandone i segnali con attenzione”, si legge sul sito ufficiale della dieta del gruppo sanguigno.
Come funziona la dieta del gruppo sanguigno?
Allora è semplice: a seconda del proprio gruppo sanguigno ci sono specifiche combinazioni alimentari. Secondo il dottor Mozzi un’alimentazione sana dipende strettamente dalla conoscenza del proprio gruppo sanguigno perché esso “pertiene alla nostra programmazione genetica ed è quanto ci differenzia l’uno dall’altro”. Ora, basta capire cosa inserire nella nostra dieta, purché sia compatibile con il sistema immunitario. In realtà non esiste un menù fisso – chiamiamolo così – per tutti gli appartenenti a un gruppo o un altro, perché ciascuno di noi deve procedere per tentativi cercando di ascoltare il proprio corpo e le sue esigenze.
GRUPPO 0
Si tratta del gruppo sanguigno più antico, chi appartiene a questo gruppo ha un sistema immunitario molto sensibile e reattivo. Un robusto apparato digerente e un’ottima metabolizzazione degli alimenti di origine animale.
Alimenti sì: carni, pesce azzurro, pesce spada, sogliola, sgombro, verdure invernali, patate, zucca. Da evitare: cereali, latticini, glutine.
GRUPPO A
Un gruppo molto resistente alle malattie infettive con un’ottima tolleranza del glutine e dei cereali. Male invece la digestione della carne rossa.
Alimenti sì: gran parte del pesce, della verdura e della frutta. Via libera ai cereali, alle uova e al thè verde. Da evitare: carne rossa, pesce più grasso, latticini, specialmente se stagionati.
GRUPPO B
Questo gruppo sanguigno proviene dalle zone montuose dell’Himalaya, la dieta in questo caso è bilanciata e non esclude quasi nessun alimento. La digestione del gruppo B è buona e si adatta facilmente ai diversi cibi. Attenzione soltanto al glutine di frumento.
Alimenti sì: carne, pesce, frutta e verdura salvo eccezioni personali. Latticini. Da evitare: glutine e formaggi grassi e stagionati.
GRUPPO AB
Il gruppo sanguigno AB è il più raro. Buona tolleranza dell’apparato digerente, nonostante la cattiva digestione della carne rossa. Le intolleranze del gruppo B sono presenti anche qui verso il frumento soprattutto. Alcuni con questo gruppo sanguigno possono soffrire di ritenzione idrica e digestione lenta e difficile se si mangia qualcosa di poco adatto.
Alimenti sì: carne tranne pollo e maiale, bene il pesce, poca verdura e molta frutta, soprattutto estiva. Cereali e latticini. Da evitare: frumento, grano saraceno e farro.
La dieta del gruppo sanguigno è una bufala?
In un’epoca in cui il food e l’argomento dieta regnano sovrani, la teoria del dottor Mozzi è stata acclamata da alcuni e bistrattata da altri. O, al massimo, liquidata con l’accusa di ingenuità. Questo, però, farebbe pensare che la dieta del gruppo sanguigno non sia poi fantascienza. Il principio di base è che “gli alimenti interagiscono con il nostro sistema immunitario favorendo o evitando l’esposizione ad alcune malattie”. Uno studio recente pubblicato su alcune riviste scientifiche americane smentiscono completamente ogni legame tra il gruppo sanguigno e gli effetti di un regime alimentare sul proprio organismo. Sarà mica una bufala?