Lo “yogurt” che aiuta a diagnosticare i tumori
Gli esperimenti sono stati condotti al Mit di Boston in collaborazione con l'Università della California a San Diego.
La diagnosi dei tumori potrebbe essere in futuro più facile e più veloce, proprio come bere un bicchiere di yogurt. Il paragone non è stato fatto a caso, dal momento che sono stati ideati dei batteri probiotici in grado di riconoscere le cellule malate del fegato: sono in grado, infatti, di produrre un segnale luminoso in loro presenza, segnale che può essere letto tramite delle comunissime analisi delle urine.
La tecnica è stata sperimentata da alcuni ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (Mit) di Boston in collaborazione con l’Università della California a San Diego: i test condotti sui topi danno risultti che fanno sperare per il futuro e per poter identificare in tempo e in maniera molto rapida tumori e metastasi.
Il metodo, pubblicato sulla rivista Science Translation Medicine, avrebbe una sensibilità maggiore rispetto ai tradizionali metodi di diagnosi attualmente utilizzati, come la tac o la risonanza magnetica. Non sono, inoltre, stati identificati particolari effetti collaterali.
“Questi batteri possono essere ingegnerizzati in modo da trasportare farmaci, riattivare il sistema immunitario e distruggere il programma genetico che controlla le funzioni vitali delle cellule tumorali“.
Queste le parole di Andrea Califano, ricercatore italiano professore di biologia alla Columbia University di New York.
Fonte foto: scienceblog e Wikimedia