Mastoplastica additiva, tutto quello che devi sapere
Sapete cos'è la mastoplastica additiva e quando si può ricorrere a questo tipo di intervento? Ecco tutto quello che dovete sapere
Mastoplastica additiva, sapete cosa si intende con questo termine? E sapete anche quando ci si può rivolgere al chirurgo estetico per tentare di praticare l’intervento? Ecco tutto quello che c’è da sapere, dalle modalità ai prezzi, passando per il decorso post operatorio.
Cos’è la mastoplastica additiva? Si tratta di un intervento di chirurgia plastica che serve per rendere il seno più grande. Il primo intervento in tal senso è stato fatto nel lontano 1895: il medico chirurgo e ginecologo Vincenz Czemy è diventato famoso in tutto il mondo per diverse innovazioni nel campo della chirurgia, come l’operazione per l’enia inguinale, la pielolitotomia per le malattie a carico dei reni e i calcoli, la prima isterectomia totale attraverso la vacina e il primo intervento di protesi mammaria. Per questo motivo è considerato il padre della chirurgia estetica del seno.
Da allora le cose sono profondamente cambiate e la chirurgia estetica, come tutto il resto della medicina, ha fatto passi da gigante. Negli anni Sessanta i primi interventi combinati che univano mastoplastica e mastopessia, così come l’introduzione e l’utilizzo delle protesi a soluzione salina, usate per la prima volta in Francia. Oggi è un intervento piuttosto comune. Si stima che negli USA un milione di donne nella loro vita siano ricorse a questa operazione di chirurgia plastica. L’Italia, secondo recenti dati, è sesta al mondo per numero di interventi eseguiti. Secondo un’indagine dell’International Society of Aesthetic Plastic Surgery, condotta in 25 paesi del mondo, le italiane ricorrono molto al ritocchino al seno e nel nostro paese ci sono molti professionisti che se ne occupano.
Non dobbiamo però dimenticare che si tratta sempre e comunque di un intervento chirurgico, seppur di chirurgia estetica. Insieme alla rinoplastica e alla liposuzione è l’intervento più richiesto. Non bisognerebbe affrontare con leggerezza questo tipo di operazione, ma considerare benefici e rischi prima di prendere una decisione così importante, affidandosi sempre a operatori sanitari esperti e professionisti. Evitiamo di affidare il nostro corpo a chi non ha le capacità di eseguire interventi di questo tipo e attira la nostra attenzione con prezzi bassissimi, promesse che non può mantenere e assecondando ogni nostra richiesta senza consigliarci davvero cosa è meglio per noi.
Chi può eseguire l’intervento di mastoplastica additiva
Chi può chiedere l’intervento di mastoplastica additiva? Innanzitutto, bisogna essere maggiorenni per potersi sottoporre all’intervento. Si tratta di un’operazione indicata per tutte le donne che vorrebbero avere un seno più proporzionato e più grande rispetto al proprio corpo oppure per tutte le donne che vorrebbero ridare forma a un seno che a causa della gravidanza e dell’allattamento ha subito modifiche che stentiamo a riconoscere guardandoci ogni giorno allo specchio. Si può ricorrere all’intervento di aumento del seno anche per correte un’eventuale asimmetria tra i due seni, per rendere le mammelle delle stesse dimensioni nel caso un seno fosse più piccolo dell’altro.
Il chirurgo estetico dovrà prendere in considerazione moltissimi fattori prima di intervenire per poter aumentare le dimensioni del seno. Bisognerà per prima cosa fare una valutazione della corporatura della donna, per poter capire se le richieste sono effettivamente fattibili oppure se sono esagerate. Se si ha un corpo esile e molto snello, non si può chiedere di avere un volume del seno troppo grande, perché andrebbe a rendere meno armonioso e meno proporzionato il fisico nella sua interezza.
Il medico dovrebbe valutare anche le motivazioni della paziente, per capire se si tratta di un intervento prettamente estetico oppure se ci sono anche dei risvolti psicologici da tenere in considerazione. Ad esempio le pazienti potrebbero volere un nuovo seno dopo la gravidanza e l’allattamento prolungato, perché questa parte del corpo viene messa particolarmente a dura prova. Il tessuto molto delicato potrebbe rilassarsi e il seno potrebbe apparire meno voluminoso, più rilassato, cadente. In questi casi le protesi possono aiutare le donne ad affrontare anche tutti i problemi che di solito si vivono dopo aver dato alla luce un bambino. In questi casi oltre all’intervento di mastoplastica additiva, si può ricorrere anche all’intervento di mastopessia che serve a ricostruire il seno, sollevandolo e ridando tonicità per un lifting davvero notevole, consigliato anche quando si perdono molti chili.
Protesi per il seno
Per poter aumentare il volume del seno, si ricorre a protesi mammarie che sono realizzate nella parte esterna in silicone. L’interno delle protesi mammarie possono invece essere di gel coesivo di silicone. Queste sono le più utilizzate, ma si può ricorrere anche a protesi che contengono al loro interno soluzione fisiologica di acqua salina. In commercio ne esistono di molte tipologie, così come di dimensioni e forme differenti, a secondo del risultato che si vuole ottenere. Queste protesi contengono una soluzione che è molto simili ai normali liquidi contenuti nel corpo umano. Si ha un migliore riassorbimento del contenuto nel caso la protesi dovesse rompersi. Si possono utilizzare anche protesi che contengono idrogel di poliacrilammide, che però comporta molti più rischi per la salute in caso di problemi durante l’intervento.
Le protesi, ovviamente, vanno scelte prima dell’operazione. Il chirurgo valuterà il modello migliore per ogni paziente, decidendone misura, contenuto e forma. Ci vorrà un colloquio preliminare per prendere tutte le considerazioni del caso e valutando dimensioni del seno, del corpo, del torace e procedendo con altre valutazioni che possono aiutare a prendere la decisione giusta.
Percorso pre e post operatorio e tempi di recupero
Una volta stabilito tutto quello che c’è da sapere per poter procedere con l’intervento e dopo il colloquio con il chirurgo estetico, ci sono delle buone pratiche che andrebbero seguite per prepararsi all’operazione. Di solito si sconsiglia di prendere l’aspirina almeno due settimane prima del giorno dell’intervento (continuando a evitare l’assunzione del medicinale fino a due settimane dopo). Questo perché il farmaco impedisce la coagulazione del sangue e può provocare problemi. Un mese prima bisogna anche sospendere l’assunzione della pillola anticoncezionale.
Prima dell’operazione sono consigliati anche alcuni importanti esami e valutazione della salute fisica della paziente: un elettrocardiogramma e una radiografia del torace possono essere consigliati per poter capire se è tutto ok e si può procedere con l’intervento programmato. Il chirurgo dovrà informare la paziente su tutta la procedura da seguire e sul tipo di protesi che andrà a inserire nel loro seno, oltre che tutte le indicazioni da seguire nel periodo post operatorio.
L’intervento avviene in anestesia generale di solito, ma si può anche operare in anestesia locale con sedazione e anestesia nell’area interessata da incisioni e intervento. La durata dell’intervento è variabile, si va da un minimo di un’ora fino a un massimo di un paio di ore. Il seno, dopo l’operazione, potrebbe sembrare più alto del normale, ma in circa un mesetto tutto dovrebbe tornare nella normalità.
Dopo l’operazione, se la paziente è stata anestetizzata con anestesia generale, bisogna rimanere a riposo per un giorno. Bisogna seguire una dieta leggera. In caso di dolore e problemi si possono assumere analgesici e antibiotici. Il giorno seguente all’intervento, se tutto va bene, la paziente viene dimessa. In caso di anestesia locale, invece, la paziente ritorna a casa il giorno stesso. Dopo 48 ore, in ogni caso, bisogna eseguire una visita post operazione e dopo 5 giorni circa una visita per togliere i punti di sutura. Dopo un’altra settimana vengono rimossi tutti i punti.
Bisogna indossare un reggiseno consistente che sarà tolto dal chirurgo. Per il resto, bisogna riposare un po’ per una settimana, non strapazzandosi troppo. Dopo sei settimane si può tornare a fare sport pesanti, mentre già prima, a tre settimane dall’intervento, si possono praticare attività più light.
I rischi della mastoplastica additiva
Quali sono i rischi che si corrono eseguendo un intervento di mastoplastica additiva? Dobbiamo sottolineare che oggi la chirurgia estetica, se praticata da professionisti del settore in ambulatori perfettamente attrezzati per ogni emergenza, è assolutamente sicura. Ma si tratta comunque di un intervento chirurgico, quindi ci potrebbero essere dei rischi che non dobbiamo mai sottovalutare.
Tra le complicazioni più frequenti abbiamo:
- Contrazione capsulare, oggi molto rara, ma che si verifica in caso di contaminazione della protesi durante l’intervento chirurgico, se non si seguono alcune pratiche norme per ridurre il rischio.
- Spostamento della protesi, una complicazione un po’ più frequente che di solito si manifesta se non si seguono le indicazioni post operatorie o se durante l’operazione il chirurgo non prende mene le misure per trovare il posizionamento giusto.
- Asimmetria tipica, che si può risolvere con un altro intervento in anestesia locale e sedazione per riposizionare la protesi correttamente.
- Giramenti della protesi, un altro evento molto raro che può comunque capitare se non vengono usate protesi anatomiche in modo corrette.
- Rottura delle protesi, il rischio è intorno all’1% ed è raro che questo avvenga per incidenti o traumi durante la vita della donna.
Quali sono i prezzi?
Quanto costa un intervento di mastoplastica additiva? I prezzi ovviamente possono leggermente variare e non esiste un tariffario unico, perché esistono tante diverse variabili che dobbiamo tenere in considerazione. I costi possono dipendere da numerosi fattori:
- quanto il chirurgo è rinomato e apprezzato, oltre che bravo o specializzato in alcune procedure particolari;
- quale tipologia di protesi viene utilizzata per la mastoplastica additiva, dal momento che essendo di tipo diverso a seconda delle esigenze di ogni paziente possono avere costi differenti;
- il costo potrebbe variare anche a seconda della regione o della città in cui il chirurgo opera, dal momento che spesso in questi casi i prezzi variano anche in base alla posizione geografica.
Il costo può variare dagli 800 ai 1600 euro per ogni protesi a seconda del materiale utilizzato. A questo prezzo vanno poi aggiunti i costi dell’intervento e di tutti gli strumenti utilizzati, con costi che possono partire da 1.500 euro e arrivare a superare anche i 10.000 euro.