OGM, pro e contro da sapere sugli organismi geneticamente modificati
Ecco i pareri di due esperti, uno favorevole e uno contrario!
Gli OGM sì o gli OGM no? Gli organismi geneticamente modificati sono da tempo al centro di dibattiti e scontri, ma cosa ne sappiamo davvero di questi alimenti tanto contrastati da alcuni quanto osannati da altri? Oggi cerchiamo di fare un po’ di chiarezza, con le posizioni, nettamente opposte, di due esperti, che si sono confrontati su Pro/Versi, una piattaforma di dibattito e di approfondimento delle tematiche più di rilievo: da un lato la professoressa Chiara Tonelli, docente di Genetica all’Università degli Studi di Milano, favorevole agli OGM, dall’altro la dottoressa Cinzia Coduti, consulente legale di Coldiretti, contraria agli OGM.
PRO OGM
La professoressa Tonelli sostiene che in un’era in cui è necessario produrre di più utilizzando meno, le tecniche di modificazione genetica consentono di produrre piante più resistenti agli stress ambientali, piante
“in grado di affrontare […] i cambiamenti climatici che stiamo vedendo; piante che possono essere arricchite in quei composti che sono fondamentali per avere un’alimentazione corretta e bilanciata, quindi, arricchite di vitamine, di nutrienti ecc.”.
La professoressa afferma che l’agricoltura OGM produce piante più resistenti agli insetti e quindi, di conseguenza, si diminuisce l’uso di antiparassitari, andando verso un’agricoltura più verde. Inoltre:
“Si stanno sviluppando piante in grado di crescere e produrre utilizzando meno acqua; piante che possono crescere e produrre utilizzando meno fertilizzanti. Quindi, tutto ciò va verso un ambiente più verde”.
E l’impatto economico degli OGM? Per la professoressa Tonelli, la riduzione dell’uso di pesticidi aumenta il margine di guadagno per il contadino:
“Se guardiamo il mais, la resa produttiva di un ettaro con il mais ibrido […] è di circa 80 quintali per ettaro, se si utilizza l’OGM è 110, i contadini hanno una maggiore entrata dovuta a una produzione più sicura e a una diminuzione dell’utilizzo di sostanze chimiche”.
Infine, il tema della salute. La dottoressa afferma che è stato dimostrato che non c’è pericolo per la salute umana, perché
“una pianta OGM per poter raggiungere il mercato […] deve passare attraverso una serie di analisi, quindi, se ci fosse qualcosa di negativo o di tossico o di pericoloso, salterebbe fuori”.
CONTRO OGM
La dottoressa Coduti, contraria agli OGM, sostiene:
“In realtà si è visto che l’impiego degli OGM è stato finalizzato soprattutto a produzioni agro-industriali […] destinate soprattutto al settore degli idrocarburanti, della mangimistica e del tessile”.
La consulente legale di Coldiretti concorda sul fatto che sono state create piante più resistenti a insetti, parassiti e infestanti, ma nel tempo
“questa resistenza si è poi estesa a insetti e parassiti che sono diventati ancora più resistenti alla stessa tossina Bt contenuta all’interno della pianta, vanificando sostanzialmente gli effetti voluti”.
E il lato economico? Per la dottoressa Coduti, quella degli OGM è
“un’agricoltura destinata sostanzialmente alla monocoltura, che punta e investe su produzioni omologate”, che “non può avere impatti positivi sull’economia”.
Senza dimenticare che per usare gli OGM occorre
“versare delle royalties all’impresa che ha brevettato quelle che vengono considerate come delle invenzioni”.
Infine, il tema della salute. Bisogerebbe fare più approfondimenti, secondo la consulente di Coldiretti, perché
“manca una visione d’insieme che forse ci spinge un po’ di più a riflettere sulla necessità di ulteriori indagini e ricerche”.
Infine, ecco i consigli di un nutrizionista: